Anno giudiziario, Sos minori: in aumento reati e consumo di droghe anche fra i giovanissimi

Anno giudiziario, Sos minori: in aumento reati e consumo di droghe anche fra i giovanissimi
di Erasmo MARINAZZO
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Domenica 28 Gennaio 2024, 05:00

La preoccupazione per l’aumento dei reati fra i ragazzi e i giovanissimi pervade le relazioni delle Procure per i minorenni di Lecce, Brindisi e Taranto. Anche reati gravi. Sullo sfondo, una costante ormai della vita dei minori e degli adulti: lo spaccio ed il consumo di droghe. In calo lo spaccio a Lecce e a Brindisi dove - d’altro canto - si assiste a un abbassamento dell’età dei consumatori fino ad arrivare alla preadolescenza. In aumento lo spaccio a Taranto, con i ragazzi ingaggiati stabilmente dalle organizzazioni criminali.

I dati, il quadro

Reati in aumento anche fra ragazzini di 12 e 13 anni (613 procedimenti rispetto ai 465 dell’anno scorso), non punibili per l’età ma per i quali intervengono sulle famiglie i Tribunali per i minorenni. Se ne parla, in sintesi, nell’intervento del procuratore generale della Corte d’Appello, Antonio Maruccia, in quella parte in cui si indicano le cause di questa perdita di contatto con il mondo delle regole e con il diritto a una crescita serena e fiduciosa verso il futuro, le istituzioni ed il mondo degli adulti: «L’elemento ricorrente di tutti i casi sopra citati è rappresentato dall’assenza di dialogo con gli adulti di riferimento, dalla solitudine, dall’assenza di relazioni affettive vere, dalla sfiducia verso il futuro, dall’assenza di prospettive e di stimoli forti e costruttivi e, soprattutto, dal senso di fallimento e di inferiorità generato dai modelli disfunzionali che primeggiano attraverso i mass media e i social network e che incitano a modelli strutturati sul consumismo, sui facili guadagni e sul “tutto e subito”, su canoni di bellezza assoluti, con conseguente discriminazione/esclusione del diverso, a dispetto della ricerca delle emozioni e di una vita fondata su valori veri e pregnanti, nonché sull’importanza dello studio e del lavoro», l’analisi mutuata dalla relazione del procuratore per i minorenni di Lecce, Simona Filoni.
Per quei reati si intendono le condotte illecite e devianti già manifestati nel post pandemia e ritenute connesse alla attuale crisi economica e sociale. Reati commessi con violenza sulle persone, come quelle baby gang che si confondono nella movida per andare in cerca del ragazzino scelto a caso per pestarlo davanti ai coetanei. Espressione, questi comportamenti, di frustrazioni, fallimenti o più semplicemente della ricerca dell’opportunità di opporsi alle regole del sistema di vita degli adulti, l’analisi della magistratura.
Per questo nel breve elenco dei reati si trovano le lesioni volontarie, le percosse, le minacce, la violenza privata ed in ambito familiare anche i maltrattamenti. 

Le stastistiche

Diminuiscono le violenze sessuali, ma aumentano i delitti di pornografia minorile, la detenzione di materiale pornografico e di adescamento on line, nonché gli atti persecutori (meglio conosciuti come stalking). Ed ancora: le statistiche parlano anche di un aumenti dei furti come pure dei danneggiamenti degli edifici pubblici.
Sullo spaccio di stupefacenti con minori coinvolti, il fenomeno è in aumento a Taranto con coinvolgimento nelle organizzazioni criminali - l’allarme - in modo stabile e con a disposizione quantitativi notevoli di stupefacenti. È in calo invece a Lecce e Brindisi dove - d’altro canto - viene segnalato un incremento del consumo di droga fra i giovanissimi ed anche l’abbassamento dell’età fino alla preadolescenza. Senza distinzione fra droghe leggere o pesanti come viene ritenuta la cocaina.
Droga e violenza, dunque, fenomeni con cui si stanno confrontando le generazioni dei giovanissimi.

In questo ambito viene collocato l’omicidio del 19enne Paolo Stasi, ucciso davanti alla sua casa di Francavilla Fontana la sera del 9 novembre del 2022. Due gli imputati, uno giudicato nel processo appena avviato davanti alla Corte d’Assise di Brindisi con altri sette imputati accusati di spaccio droga. Fra questi anche la madre della vittima. L’altro imputato a breve sarà al centro dell’udienza preliminare davanti al giudice del Tribunale per i minorenni: «L’efferato crimine trovava la sua ideazione ed attuazione in dissidi di natura economica legata allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio del Brindisino», le considerazioni del procuratore per i minorenni di Lecce. «Anche in questa drammatica vicenda, che si colloca in un contesto familiare e sociale profondamente degradato e disagiato, privo di qualsivoglia logica relazionale nel rapporto genitori-figlio, colpiscono la giovane età del killer, la sua abilità nel maneggiare le armi ma, soprattutto, la freddezza nel decidere l’eliminazione della vittima in assenza di qualsivoglia resipiscenza postuma ma, al contrario, la velocità con cui il killer minorenne, dedito costantemente all’attività di spaccio su larga scala, ha sostituito la vittima nell’attività di custodia e confezionamento dello stupefacente a poche ore dalla consumazione dell’omicidio pur di non perdere introiti economici».

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