Risveglio shock per la città di Mola: manifesti con minacce per la discarica Martucci

Risveglio shock per la città di Mola: manifesti con minacce per la discarica Martucci
di Domenico DICARLO
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Lunedì 11 Aprile 2022, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 10:10

Risveglio shock per la città di Mola. La domenica delle Palme, che dovrebbe essere quella della pace, dello scambio del ramoscello d'ulivo in segno di fratellanza e pace, si è aperta con il ritrovamento di tre manifesti ed una croce decisamente pesanti, relativi alla questione discarica Martucci.

I manifesti con minacce


In poche parole, gli autori del manifesto hanno augurato, più o meno, la morte o almeno un tumore a chi ha votato il Piano regionale dei rifiuti nello scorso dicembre.

Siamo in piazza XX settembre, quella del passeggio domenicale e del ritrovo di centinaia di molesi, la domenica mattina in particolare. I manifesti affissi, scritti peraltro in modo piuttosto artigianale, sono tre: sul primo, appeso al collo di una delle statue prospicienti la fontana, c'è scritto: «Alla Parchitelli, ha preso 500 voti a Mola. Gli auguriamo 500 possibilità in più di andare in uno 048». A pochi metri non c'è un manifesto, ma ancora peggio, è stata letteralmente piantata una croce con un semplice messaggio: 048. Il terzo è un po' meno pesante, ma ugualmente incisivo: «Invitiamo gli elettori molesi a prendere le distanze da tutti i partiti politici e le liste civiche che hanno votato a favore della discarica Martucci, e non votarle alle prossime elezioni amministrative. Quelli dello 048». Ma non manca nemmeno il riferimento all'attuale Giunta comunale. Un altro cartello, scritto anche in questo caso in maniera molto artigianale (probabilmente per evitare che la calligrafia potesse consentirne il riconoscimento), propone le seguenti parole: «Invito gli elettori molesi a cacciare la Tarsitano da Mola; ha votato in passato a favore dell'apertura di Martucci». I riferimenti sono evidenti: la consigliera regionale Lucia Parchitelli è stata anche in Giunta a Mola; Elvira Tarsitano è attuale assessore alle Politiche ambientali di Mola; lo 048 è il codice utilizzato dalle persone con diagnosi di tumore che hanno diritto all'esenzione per patologia oncologica. Il messaggio sembra chiarissimo.

Il sindaco stigmatizza l'accaduto


Il sindaco di Mola, Giuseppe Colonna, non ci sta e stigmatizza l'accaduto: «Quando il confronto politico e civile supera il limite della decenza, bisogna prendere nettamente posizione. Non saranno queste pagliacciate a non far riaprire la discarica Martucci. Quello che è accaduto in Piazza è vergognoso: prendo pubblicamente e nettamente le distanze, oltre ad esprimere pubblicamente la mia vicinanza a Lucia ed Elvira, che quotidianamente dimostrano il loro impegno per il nostro paese, a differenza di questi soggetti che continuano invece a far danni alla nostra comunità. Vogliono inquinare il clima politico e sociale della nostra città: non glielo consentiremo», tuona ancora Giuseppe Colonna. Sono già in corso indagini da parte della polizia locale, volte ovviamente ad identificare gli autori. Ma il sindaco di Mola spinge anche su un altro testo: «Ovviamente faremo tutti gli accertamenti per identificare i responsabili, ma la riflessione che faccio è che se la politica, o chi per essa, è in grado di scendere a questi livelli, augurando la malattia a chi, in piena autonomia, esercita il proprio mandato (garantito dalla Costituzione), vuol dire che siamo messi veramente male». Colonna lancia poi un messaggio agli autori: «Sicuramente si tratta di personaggi che non sono esenti da colpe per quella che è la situazione di Martucci da 40 anni a questa parte, ma evidentemente conoscono solo questi metodi per farsi notare...».


Particolarmente colpita la consigliera regionale Lucia Parchitelli: «In questa domenica dedicata alla pace- dice la Parchitelli- mai avrei pensato di essere destinataria di questo riprovevole gesto. L'iniziativa di uno non potrà mai cambiare quello che penso e mi lega a tanti molesi, di certo il dispiacere è tanto. Ringrazio tutte le persone che con una telefonata, un messaggio o attraverso i social mi hanno fatto sentire il loro affetto.
La questione Martucci continuerà a vedermi attenta e partecipe. La strada dell'odio non è quella giusta da percorrere, e mai come in questo momento storico dovremmo tutti farci portatori di ben altri sentimenti».
 

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