Puglia, sì al nuovo Piano dei rifiuti: le discariche restano, ma chiuderanno nel 2025

Puglia, sì al nuovo Piano dei rifiuti: le discariche restano, ma chiuderanno nel 2025
di Paola COLACI
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:47

Ciclo dei rifiuti, dopo anni di attesa e una maratona di otto ore in Consiglio regionale la Puglia ha il nuovo Piano di gestione. Con 28 voti favorevoli - quelli della maggioranza - e 11 “no” dell’opposizione la delibera di Giunta che porta la firma dell’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio è stata licenziata dall’Aula ieri solo a tarda serata. In tempo utile comunque a scongiurare le sanzioni previste dell’Ue se la Regione non si fosse dotata del Piano entro la fine di dicembre. Ma anche e soprattutto, per mettere in salvo i 40 milioni di euro di fondi Pnrr. 

La seduta fiume


Il via libera al documento è arrivato a margine di una seduta fiume che in Aula ha visto darsi battaglia maggioranza e opposizione a colpi di interventi ed emendamenti: 17 quelli presentati e votati. E la maggior parte in relazione alle discariche di Conversano, nel Barese, e di Corigliano d’Otranto, nel Salento. Impianti inseriti nel nuovo Piano di gestione e destinati ad accogliere la frazione indifferenziata almeno per quattro anni. Entrata in esercizio contro la quale da settimane danno battaglia i sindaci dei Comuni di Mola e Conversano nel caso di “Martucci” e di Corigliano d’Otranto nel caso dell’impianto salentino. Sulle barricate anche associazioni ambientaliste e cittadini. Un fronte del quale in Consiglio ieri si sono fatti interpreti i consiglieri di opposizione. E gli emendamenti per chiedere lo stralcio delle due discariche dal Piano non sono mancati. Tutti bocciati in sede di voto. «La Regione sul fronte dei rifiuti punta all’autosufficienza già dal 2022 e al graduale aumento della raccolta differenziata sino all’80% entro il 2025» ha ricordato all’Aula l’assessore Maraschio. Ma le discariche in Puglia continueranno a ricevere rifiuti indifferenziati per altri quattro anni. 

Gli emendamenti


Accolte, invece, le modifiche previste dagli emendamenti della maggioranza. A partire da quelli del Movimento 5 Stelle che ha impegnato la Giunta di Michele Emiliano a definire distanze minime di tutela dai centri abitati e dai siti sensibili nell’ambito dei criteri di localizzazione degli impianti. «Di concerto con la maggioranza abbiamo poi introdotto limiti e condizioni all’attivazione delle vasche A e B della discarica Martucci e ci impegniamo già da ora a monitorare il rispetto degli impegni assunti» hanno ribadito i pentastellati.

In relazione a Corigliano, con un emendamento proposto dal consigliere dal consigliere del Pd Donato Metallo, è stato stabilito che per l’impianto dovrà essere predisposto un piano specifico di monitoraggio ambientale.

L'assessore


«Questo Piano è prodromico al miglioramento delle condizioni di vita dei pugliesi - ha fatto sintesi Maraschio - E non rappresenta solo un atto dovuto per scongiurare la perdita delle risorse ma indica una strategia di interventi e una visione di ciò che si vuole fare e realizzare. È un piano del quale avevamo bisogno che giunge a margine di un lungo percorso di consultazione con associazioni, operatori e sindaci sul tema dell’economia circolare. Parte dall’analisi delle criticità nel ciclo dei rifiuti e definisce criteri per superare il deficit impiantistico senza campanilismi». Criticità che per l’opposizione, tuttavia, restano tutte sul tavolo. «Le comunità interessate dalla riapertura delle discariche Martucci, Conversano, e Corigliano d’Otranto non solo non sono state ascoltate prima, ma ora vengono anche prese in giro con un finto miglioramento del Piano» hanno attaccato i consiglieri di Fratelli d’Italia. «La riapertura della discarica Martucci rappresenta il fallimento della politica. La Regione non può permettersi di voltare le spalle a cittadini esasperati che vedono il loro territorio deturpato da decenni di mala gestione rifiuti» ha rincarato la dose il capogruppo della Lega Davide Bellomo. «Quello che è accaduto è gravissimo, ne prendiamo atto e ne prendono atto anche i cittadini, i sindaci e le associazioni che hanno manifestato contro questa apertura insensata e illogica» ha attaccato Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, dopo la bocciatura dell’emendamento presentato per stralciare Corigliano dal Piano. Perplessità anche tra le file della maggioranza, infine. «Le discariche sono il regalo di Natale inquinante per anni persi sugli impianti di recupero energetico con o senza camino. Ho votato a favore del Piano perché non c’è alternativa immediata alle discariche, che sono migliaia di volte più inquinanti di un impianto di recupero energetico» ha chiosato Fabiano Amati, consigliere del Pd.

© RIPRODUZIONE RISERVATA