Un ricorso potrebbe bloccare, di nuovo, la linea ferroviaria Bari-Bitritto. L’affidamento diretto del servizio a Trenitalia, realizzato dalla Regione Puglia e approvato in giunta nel mese di dicembre, potrebbe non aver seguito la procedura necessaria e non aver rispettato la normativa Ue sulla concorrenza.
Una questione che mette in allarme i tanti cittadini che da quasi 40 anni attendono che la ribattezzata “linea fantasma” diventi realtà.
Per ora, si parte
Per il momento, lunedì 8 gennaio alle 14:07, dopo le corse di prova realizzate da Trenitalia in queste ultime settimane, è prevista la partenza del primo treno, che da Bari, passando per le due fermate attualmente presenti sulla linea ovvero Loseto e Santa Rita, arriverà a Bitritto, in circa venti minuti. Il servizio, così come previsto, garantirà agli utenti 28 corse al giorno, 14 corse per ciascuna direzione, dal lunedì al sabato. Il servizio domenicale e festivo, invece, presenterà un'offerta ridotta. La lunga odissea della Bari-Bitritto, che si sperava fosse conclusa, non riesce ancora a vedere la parola fine. Il progetto, nato nel 1986 come metropolitana che avrebbe dovuto collegare Bari e Bitritto in soli sette minuti, aveva come obiettivo iniziale l’attivazione del servizio per i mondiali di Italia ’90. Ma non solo tale servizio non è partito per Italia ’90, ma negli anni ha affrontato diversi stop. I lavori, inizialmente appaltati alle Ferrovie Calabro Lucane, divenute poi le attuali Fal, non partirono prima del 1998, per bloccarsi subito. Nel 2006 le Fal bandirono una nuova gara per la progettazione e la valutazione di impatto ambientale del completamento della linea, unitamente allo studio di fattibilità per l’ingresso sul piazzale Rfr di Bari Centrale dei treni a scartamento ridotto.
Nel 2009, l’allora presidente della Regione, Nichi Vendola, aggiunse altri fondi per la realizzazione del progetto. Regione Puglia, Rfi e Fal sottoscrissero, quindi, una convenzione per la realizzazione dell’innesto della linea Bari-Bitritto sulla Bari-Taranto, gestita da Rfi, in corrispondenza del bivio di Bari-Sant'Andrea. Nel 2013 e poi nel 2015 si continuarono i lavori per poi bloccarsi subito dopo. A maggio del 2022, dopo che nel 2020 la Regione aveva formalizzato il passaggio dell’infrastruttura da Fal a Rfi, erano partiti i lavori di adeguamento della linea alle normative di sicurezza attuali. In un primo momento si era parlato di attivazione del servizio a settembre 2023, per poi spostare tutto a inizio 2024. Quest’ulteriore tegola del ricorso sull’affidamento rischia di mandare di nuovo tutto in fumo.