Marò: al via all'Aja la prima giornata di udienza sul rientro di Girone

Salvatore Girone
Salvatore Girone
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 30 Marzo 2016, 10:41
Si è aperta all'Aja la prima giornata di udienza davanti al Tribunale arbitrale internazionale sulla richiesta italiana di far rientrare in patria il marò Salvatore Girone, tuttora trattenuto in India, per tutta la durata del procedimento arbitrale sulla giurisdizione della vicenda che vede lo stesso Girone e Massimiliano Latorre accusati di aver ucciso due pescatori indiani al largo del Kerala, il 15 febbraio 2012. L'udienza è stata aperta dal presidente del Tribunale arbitrale, il russo Vladimir Golitsyn. Subito ha preso la parola per l'Italia l'agente del governo italiano, ambasciatore Francesco Azzarello. Nel pomeriggio toccherà alla parte indiana. La sentenza è attesa tra circa 4 settimane.
«Salvatore Girone è costretto a vivere a migliaia di chilometri dalla sua famiglia, con due figli ancora piccoli, privato della sua libertà e dei suoi diritti. Il danno ai suoi diritti riguarda l'Italia, che subisce un pregiudizio grave e irreversibile dal protrarsi della sua detenzione, e dell'esercizio della giurisdizione su un organo dello Stato italiano». Lo ha ribadito davanti ai giudici del Tribunale arbitrale, l'ambasciatore Francesco Azzarello, ricordando che i maro' - coinvolti nell'incidente dell'Enrica Lexie mentre erano in servizio antipirateria per conto dello Stato - godono dell'immunità. L'India tuttavia «non ha rispettato nemmeno il principio basilare del giusto processo» e cioè quello di "formulare un capo d'accusa".
© RIPRODUZIONE RISERVATA