Costa Ripagnola, il sindaco: «No categorico agli alberghi nei trulli»

«I fatti oggetto della richiesta di archiviazione sono solo ed esclusivamente quelli intervenuti sino al 2019, si legge nel comunicato del sindaco

Le costruzioni in pietra a Costa Ripagnola, a nord di Polignano a Mare
Le costruzioni in pietra a Costa Ripagnola, a nord di Polignano a Mare
3 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Maggio 2023, 15:41

Vito Carrieri, sindaco di Polignano a Mare, in provincia di Bari, è tornato sull'archiviazione, avanzata nell'udienza del 16 maggio scorso dalla Procura di Bari, dell'indagine relativa al progetto della società Serim sul recupero delle costruzioni in pietra, chiamati erroneamente trulli, da destinare a resort nell'area di Costa Ripagnola, tra Mola di Bari e Polignano

Cosa dice il sindaco

«I fatti oggetto della richiesta di archiviazione sono solo ed esclusivamente quelli intervenuti sino al 2019 - si legge nel comunicato del sindaco - mentre su quanto accaduto successivamente (conferenza di servizi del dicembre 2021, Paur agosto 2022 e concreto avvio dei lavori) è stato aperto un nuovo procedimento, tuttora in corso».

Le motivazioni

Il Comune aveva chiesto alla Regione il riesame degli atti amministrativi, soprattutto in relazione alle conclusioni della conferenza di servizi del 2021. «Vicende tutte successive al 2019 - ha confermato il sindaco nel comunicato - anche in ragione dell'intervenuta istituzione del Parco, della sentenza della Corte Costituzionale che ne ha cassato alcune disposizioni e della mancata acquisizione del parere dell'ufficio parchi regionale in ordine al progetto di costa Ripagnola».

No categorico ai pagghjari come hotel

Rimane aperta quindi, per il Comune, la questione. Punto fermo rimane la «rinuncia della Serim ad utilizzare gli antichi manufatti in pietra (pagghjiari) come cellule di uso ricettivo-alberghiero, fermo restando la creazione di attrezzature pubblico-private per la fruizione di questo unico tratto di costa».

L'archiviazione

L'inchiesta archiviata ipotizzava i reati di abuso d'ufficio o omissioni di atti d'ufficio a carico di Luigi La Rocca, ex soprintendente ai beni archeologici della Puglia, Giuseppe Tedeschi, della soprintendenza archeologica della Puglia e Marilena Ingrassia Fonte, dell'ufficio tecnico del Comune di Polignano. L'imprenditore Modesto Scagliusi, titolare della Serim, era invece incolpato del reato di abusivismo edilizio. 

Continua la battaglia degli ambientalisti

Intanto, gli ambientalisti non mollano la presa contro il Comune di Polignano reo, secondo loro, di aver fatto un dietrofront rispetto a solo qualche mese fa, quando lo stesso si era schierato insieme all'associazione «I pastori della costa» al fine di chiedere ulteriori indagini sull'iter che aveva portato al rilascio dei permessi per la nascita del nuovo resort. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA