Resort a Costa Ripagnola, Guardia di Finanza negli uffici del Comune: acquisiti i documenti sulle autorizzazioni per la realizzazione della struttura

Resort a Costa Ripagnola, Guardia di Finanza negli uffici del Comune: acquisiti i documenti sulle autorizzazioni per la realizzazione della struttura
di Alfonso SPAGNULO
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 20:26

La Guardia di Finanza acquisisce documenti su Costa Ripagnola al Comune di Polignano a Mare, il comitato “I Gabbiani del Parco di Costa Ripagnola” sono pronti a presentare al Tar una richiesta di sospensiva dei lavori appena avviati dalla Serim mentre altre due comitati, “I pastori della costa” e “Chiudiamo la discarica Martucci”, presentano un’altra istanza per la sospensione dei lavori. Sul progetto del resort la partita è ancora aperta, a partire proprio dalla “visita”, ieri mattina, delle Fiamme gialle in alcuni uffici del Comune polignanese per acquisire documenti relativi, pare, ai permessi concessi alla Serim per la realizzazione della struttura di lusso, i cui lavori sono cominciati il 9 febbraio scorso. 

La "visita" delle fiamme gialle

Su cosa si siano concentrati i finanzieri vige il massimo riserbo ma appare evidente che la Procura barese stia comunque attenzionando la situazione. Non risulta al momento un sequestro di atti vero e proprio. Bisognerà vedere se nei prossimi giorni ci sarà un provvedimento proprio da parte della Procura. 
Chi invece va dritto per la propria strada è il comitato “I gabbiani del Parco di Costa Ripagnola” il cui direttivo ha deliberato di ricorrere al Tar per chiedere la sospensione dei lavori appena avviati dalla Serim.

Il documento dovrebbe essere depositato entro domani. Infine è dell’altro ieri l’istanza presentata da “I pastori della costa” e dall’associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’assessora Anna Grazia Maraschio, al sindaco Vito Carrieri e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica, per stoppare i lavori. 

L'avvio dei lavori


«Il Paur – si legge nella lunga nota che ripercorre tutte le fasi che hanno portato all’avvio dei lavori - riconfermato dalle risultanze di tale conferenza, conclusasi il 17 dicembre 2021 ci appare caratterizzato da chiari vizi di illegittimità, per una serie di anomalie e difformità che nel tempo abbiamo segnalato ai vostri stessi Enti e rivolto anche alla Procura della Repubblica e che racchiudiamo in sintesi nello: stato originario dell’area differente da quello riportato negli elaborati progettuali (falsa rappresentazione dello stato dei luoghi e abusive trasformazioni, come tombamento di una lama, avvenuto nel 2003 e realizzazione di strade poderali e opere ausiliare previa movimentazione dei terreni); l’anomalo accatastamento di alcune unità immobiliari oggetto del permesso di costruire a villini, laddove al momento dell’acquisto, così come peraltro appaiono tutt’oggi, erano trulletti diroccati, adibiti a mero uso agricolo comunque privi di impianti caratteristici, tipo bagni e cucina, di tale categoria catastale; la complessiva attività edilizia prevista, che potrebbe essere configurata piuttosto ristrutturazione con aumento di volume e con modifica di destinazione d’uso tale da configurare invece una lottizzazione di fatto, abusiva e funzionale, per tutto quanto in epigrafe espresso, per le omissioni e le reticenze sullo stato dei luoghi rappresentato e per il sostanziale e formale regime peggiorativo del bene paesaggistico introdotto con gli atti de quo chiediamo di porre in essere ogni atto e procedimento finalizzato ad evitare il proseguimento dei lavori appena avviati».
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