Abusi edilizi, mancanza di autorizzazioni e reflui scaricati nei terreni circostanti: fabbrica sequestrata e una denuncia

Abusi edilizi, mancanza di autorizzazioni e reflui scaricati nei terreni circostanti: fabbrica sequestrata e una denuncia
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Giovedì 27 Aprile 2023, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 21:44

Abusi edilizi, mancanza di autorizzazioni e reflui scaricati nei terreni circostanti: fabbrica sequestrata e una denuncia. I Finanzieri della Compagnia di Monopoli, nell’ambito di indagini in materia di tutela ambientale, su delega della Procura di Bari, hanno sottoposto a sequestro preventivo un’azienda operante nel settore della ossidazione e verniciatura di metalli, sita in Castellana Grotte (Ba).

Il rappresentante è stato denunciato per molteplici reati ambientali. Al termine dell’attività ispettiva, infatti, sono stati acquisiti elementi di gravità indiziaria dai quali è stato possibile verificare la mancanza di autorizzazioni ed altresì lo scarico delle acque reflue industriali sugli adiacenti terreni agricoli, attraverso un sistema di collettamento stabile, nonché un occulto sversamento di tali liquidi direttamente nel sottosuolo.

Lo stabilimento sequestrato


La superficie dello stabilimento, composto da tre padiglioni uniti tra loro, all’interno del quale si svolgeva attività di ossidazione e successiva verniciatura di barre di alluminio, è di circa 4.000 metri quadri e sorge su un’area estesa di oltre 7.000 metri quadri. Nel sito industriale sono state individuate anche violazioni di
carattere urbanistico, accertando abusi edilizi per la realizzazione di ampliamenti non autorizzati, locali tecnici e tettoie per una superficie di oltre 1.600 metri quadri.


L’opificio, che per le tipologie di prodotti chimici utilizzati, quali ad esempio l’acido solforico, il cromo etc. rientra nella casistica di industrie insalubri a rischio di incidente rilevante, è risultato privo di A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale), della valutazione di impatto ambientale, nonché delle autorizzazioni alle emissioni in
atmosfera e dello scarico di acque reflue industriali. L’accurata ispezione dell’opificio e l’analisi del ciclo produttivo, dall’immersione dei semilavorati nelle vasche di ossidazione al percorso dei reflui nonché dello
smaltimento dei fanghi e dei liquami, hanno reso necessari ulteriori rilevamenti tramite personale del Dipartimento di Geologia dell’Università di Bari.

Il sottosuolo monitorato dal georadar


L’esito di tale indagine ha permesso di acclarare nel sottosuolo monitorato da un geogeo-radar, l’effettuazione, nel tempo, di diverse operazioni di movimento terra allo stato radar, l’effettuazione, nel tempo, di diverse operazioni di movimento terra allo stato non giustificate.non giustificate. Lo studio del percorso delle condutture, del ciclo funzionale oltre che dei risultati dei dei rilevamenti, hanno permesso di accertare il grave e ripetuto sversamento di acidi, soluzioni alcaline ed acque di lavaggio direttamente nel sottosuolo in assenza di qualsivoglia attività volta alla depurazione delle stesse. 

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