Barista ucciso a Barletta: il presunto omicida rinviato a giudizio. Il giudice: era “capace di intendere e volere”

Barista ucciso a Barletta: il presunto omicida rinviato a giudizio. Il giudice: era “capace di intendere e volere”
di Alba DI PALO
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Giovedì 6 Aprile 2023, 18:29

Barista ucciso a Barletta: il presunto omicida rinviato a giudizio. Era “capace di intendere e volere” Pasquale Rutigliano, 32 anni,  quando l’11 aprile dell’anno scorso avrebbe ucciso a colpi di arma da fuoco Giuseppe Tupputi, barista di 43 anni assassinato nel suo bar di Barletta (Barletta-Andria-Trani). È quanto emerso dall’udienza preliminare che si è svolta oggi in tribunale a Trani: la giudice per le udienze preliminari, Marino Chiddo ha disposto il rinvio giudizio dinanzi alla corte di assise del tribunale di Trani. 

La perizia 


La perizia, effettuata da Francesco Felice Carabellese,  è stata depositata agli inizi di aprile e il perito è stato sentito al termine dell’incidente probatorio: Rutigliano è ed era capace di intendere e volere anche all’epoca dei fatti ed è imputabile.

Il 32enne è accusato di omicidio volontario, porto abusivo di arma da fuoco e violazione della sorveglianza speciale. Gli agenti del locale commissariato coordinati dalla procura di Trani, sono arrivati alla identificazione di Rutigliano guardando le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza interno ed esterno al bar. I frame hanno registrato vittima e presunto killer discutere nel locale poco prima dell’omicidio compiuto, secondo quanto si apprende, con una pistola calibro nove. Tre i colpi esplosi che hanno raggiunto il 43enne a testa e torace non lasciandogli scampo.

Il 32enne, tredici anni fa era stato arrestato per tentato omicidio ai danni di un presunto affiliato al clan Cannito (è ancora pendente il procedimento penale al tribunale di Trani) mentre nel 2019 è finito in manette per estorsione ai danni di un bar della città.  La prima udienza è fissata per il prossimo 12 maggio.

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