Bari, dall'autostrada al porto con quattro corsie per i mezzi pesanti: la camionale in tre anni. Ecco il progetto

Il progetto della strada "camionale"
Il progetto della strada "camionale"
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Giovedì 27 Gennaio 2022, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 10:01

La Camionale, o meglio la Strada Porta del Levante, a breve dovrebbe finalmente essere realizzata. Se tutto dovesse andare secondo i piani, nel 2025 la strada dedicata ai mezzi pesanti che punta a collegare l'autostrada A14, la zona industriale e il porto di Bari sarà realtà.

Dal casello della A14 al porto senza passare dalle zone abitate della città. Ecco come sarà la camionale: il progetto

Dopo l'incontro con il ministro Enrico Giovanninni, in cui il sindaco metropolitano, Antonio Decaro, e il vicesindaco metropolitano, Michele Abbaticchio, hanno fatto il punto della situazione dei diversi progetti in essere da realizzare, la costruzione di questa fondamentale arteria, prevista da Quaroni nel suo Piano Regolatore Generale ormai quasi 50 anni fa, sembra ancora più vicina ad essere realizzare, e destinata a non rimanere un sogno nel cassetto.

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La nuova insfrastruttura

La strada dedicata ai mezzi pesanti avrà un percorso dedicato che andrà a snodarsi dal porto di Bari fino all'A14, bypassando il traffico cittadino attraverso una serie di sottopassi e viadotti che andranno ad evitare le strade ad oggi già presenti come la statale 16 o via Napoli.
Il nuovo asse viario che verrà realizzato sarà una strada urbana di scorrimento, composta da due carreggiate per senso di marcia, separate da uno spartitraffico, con banchine centrali pavimentate avente larghezza della piattaforma pari a 22 metri. E prevede la realizzazione di un nuovo svincolo e un nuovo casello autostradale. Come si legge nella presentazione del progetto di Comune di Bari e Città Metropolitana di Bari: «Nell' ultimo tratto è prevista la realizzazione di una intersezione con l'autostrada A14 risolta con uno svincolo a livelli sfalsati della tipologia a trombetta. La nuova viabilità in ingresso alla A14 in direzione Bologna è garantita dalla rampa diretta (in direzione Taranto dalla rampa indiretta)».
In uscita dalla autostrada per i veicoli provenienti da Nord è prevista una rampa indiretta. L' uscita della A14 per i veicoli provenienti da sud è risolta dalla rampa diretta in sottopasso alla viabilità esistente». Durante l'incontro al ministero, è stata infatti confermata questa parte del progetto, come sottolineato da Michele Abbaticchio che ha dichiarato: «Confermato il finanziamento per la realizzazione del secondo casello autostradale di Bitonto, al servizio dello sviluppo della ex statale 98 e della nuova arteria stradale che la collegherà con l'attuale autostrada».
«Questo nuovo casello fa parte del progetto della camionale spiega il vicesindaco della Città Metropolitana di Bari e farà da collegamento tra la Sp231, la strada provinciale che porta fino al porto, con l'autostrada. A servizio di questo percorso verrà realizzato questo nuovo casello autostradale, che non potrà essere dedicato solo ai mezzi pesanti, in quanto l'autostrada non può essere limitata. Ma ovviamente, pur essendo aperta a tutti, porterà la auto a continuare per la provinciale, mentre i camion e tutti i mezzi pesanti andranno ad utilizzare, dopo l'uscita dalla A14, il percorso che li porterà direttamente al porto».
E in merito al progetto, e ai tempi di realizzazione, Abbaticchio aggiunge: «Siamo al livello di progettazione di massima, che è stato approvato. Ora si sta provvedendo ad elaborare il progetto preliminare, così da poter poi procedere ad appalto integrato, per cercare di velocizzare i tempi. L'obiettivo è terminare la realizzazione del progetto entro il 2025». All'interno del progetto di massima che è stato approvato risulta essere stata effettuata dal Politecnico di Bari una valutazione anche della prefattibilità ambientale, in forma di Via preliminare che ha restituito un quadro complesso ed articolato, nel quale i maggiori problemi di fattibilità riguardano le: «Interferenze della nuova infrastruttura stradale con l'ecosistema fluviale delle lame». Motivo per cui nel progetto preliminare, e poi in quelli definitivo ed esecutivo, andranno considerati: «Interventi di mitigazione finalizzati al declassamento degli impatti». Al momento, in vista della realizzazione del progetto, è risultato fondamentale il finanziamento ottenuto alla fine dell'anno 2021, che ha portato circa 40 milioni di euro grazie al Pnrr. Ricordiamo che il costo complessivo previsto per l'opera è pari a 210 milioni.
E.Mon.
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