Scontro sulle elezioni: i civici chiedono ruoli e “poltrone”. E spunta il nome di Vasile

Il sindaco Decaro
Il sindaco Decaro
di Antonio BUCCI
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Lunedì 19 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:41

Il Pd attende la conclusione delle consultazioni del sindaco, Antonio Decaro, con la maggioranza e poi chiamerà a raccolta la “convenzione del centrosinistra”. I civici torneranno a vedersi nei prossimi giorni con l’intenzione di fare sul serio. E non soltanto in vista delle Comunali: è lo stato dell’arte della marcia di avvicinamento a Bari 2024. 

I popolari


«La politica è fatta di numeri e noi abbiamo già dimostrato il nostro valore. Bisogna rispettare i civici e, se questo non avverrà, ci riterremo liberi nelle decisioni, anche rispetto ad una coalizione diversa da quella che rappresenta il governo regionale», batte i pugni sul tavolo l’assessore regionale Gianni Stea, da leader dei Popolari. Solo un pezzo del tavolo civico che si riunirà a breve: tra le fila di “Con”, infatti, i funerali di Silvio Berlusconi e la fase di transizione aperta nel centrodestra hanno rallentato la manovra di avvicinamento di un ex azzurro di rango come Michele Boccardi ma di garbo istituzionale si è trattato, visto che la macchina è in moto. Tanto che anche tra le fila dem si inizia a parlare sottovoce della necessità di fare sintesi tra le ambizioni dei big – dall’onorevole Marco Lacarra agli assessori Pietro Petruzzelli e Paola Romano - in favore di una semplificazione del quadro e con l’orizzonte lungo dei gazebo. «L’essere esponenti di partiti nazionali non permette a nessuno di forzare la mano né di imporre logiche di spartizione, riducendo gli alleati a semplici portatori d’acqua», mette in chiaro Stea. Il messaggio è al partito democratico ma anche al Movimento 5 Stelle: al momento è all’opposizione dell’esecutivo di Decaro ma la stessa presenza di Elly Schlein sul palco della manifestazione romana del fine settimana conferma il ponte lanciato. Niente assessorati in vista, s’intende, tanto più a un anno dalla fine del mandato e con una delega di peso come l’urbanistica.

«Non ha senso passare in maggioranza ora, dopo quattro anni di opposizione: prima i programmi e poi vediamo quello che succede.

Cominciamo da quelli e non dalle persone», spiega l’onorevole del capoluogo Gianmauro Dell’Olio. Il primo passo per formalizzare l’interlocuzione sarà la composizione del gruppo territoriale barese, già richiesto al quartier generale: «Il centrosinistra ha le sue necessità e i suoi problemi di correnti interne, si chiarisca al suo interno e poi venga con noi a parlare di programmi», conferma il deputato. «Dobbiamo davvero ritrovarci a scegliere se votare Pd e M5S o centrodestra? Io non starò ad assistere ad altri 5 anni di non politica comunale», prova a incunearsi l’ex candidato a sindaco pentastellato, Sabino Mangano, stavolta alla guida di un raggruppamento civico di area. Con alcune variabili in più, a partire dalle Provinciali.

La bozza di legge è già sui tavoli del Senato e il ritorno dell’ente di via Spalato all’elezione diretta viene dato per certo già nel 2024, in un tris con elezioni europee e amministrative. I civici non staranno a guardare e, se sarà disco verde nella stessa finestra, punteranno a strappare almeno due presidenze su quelle in ballo su scala regionale. Compresa l’area metropolitana, se su Palazzo di Città dovesse sventolare una bandiera diversa dalla loro, s’intende.

Il quadro nazionale

E poi il quadro nazionale: dalla Capitale non sono ancora entrati a gamba tesa nella partita all’ombra di San Nicola. In compenso, la settimana si apre con la riunione della direzione nazionale del Nazareno, convocata per il primo pomeriggio. «Dopo le comunicazioni della segretaria Elly Schlein, si discuteranno i tempi e le regole dei congressi regionali e di federazione», citano le agenzie ma sarà anche la sede nella quale aprire il dossier delle Europee, per la Puglia tutt’altro che secondario, dal momento che da Roma potrebbe arrivare l’invito ai sindaci delle grandi città alla discesa in campo. In mezzo, indiscrezioni e posizionamenti. Come il sondaggio circolato per sondare il nome del numero uno di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, già assessore al marketing territoriale tra gli stessi scranni. E se i sette giorni che arrivano non saranno determinanti, serviranno di sicuro a mettere ordine.

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