Voto di scambio, Decaro: «Non sono sorpreso. Ho fatto tre denunce in passato»

Voto di scambio, Decaro: «Non sono sorpreso. Ho fatto tre denunce in passato»
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Giovedì 4 Aprile 2024, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 12:57

«Rispetto al voto di scambio, è una questione che non mi sorprende. Per primo, durante le ultime elezioni, ho fatto delle denunce circostanziate, ne ho fatte tre. Due di quelle erano per persone che votavano per me, per liste legate al mio nome». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a margine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza riferendosi alla nuova inchiesta sul voto di scambio che stamattina ha portato all'arresto del marito dell'assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, (Pd) che risulta indagata e si è dimessa.

«L'inquinamento del voto - ha aggiunto Decaro - la corruzione, la compravendita del voto ci sono e sono cose che dobbiamo attenzionare tutti». «Come ho detto più volte - ha detto - va alzato il livello di guardia, vanno aumentati gli anticorpi, lo devono fare tutte le forze politiche a cominciare da chi amministra. Su questa nuova inchiesta, aspetto di capire l'evoluzione delle indagini e degli arresti di stamattina».

«Non ho mai detto che Bari sia una città sicura, ho sempre detto che Bari ha quattro organizzazioni criminali con 14 diramazioni.

Con 14 gruppi criminali non posso dire che la città sia sicura», ha aggiunto, riferendosi al contesto mafioso. «La città però è cambiata - ha aggiunto - vent'anni fa non si poteva entrare nella città vecchia». Decaro ha spiegato che «i gruppi criminali, quando vengono decimati, creano problemi perché ci sono componenti dei clan che cercano di prendere il posto di chi non c'è più, o di chi è stato assicurato alla giustizia, e che tendono a occupare spazi che vengono lasciati liberi da altri clan, in particolare le piazze dello spaccio». «Non si può mettere la polvere sotto al tappeto - ha concluso il sindaco - ho detto più volte che la mafia e la criminalità organizzate vanno affrontate, vanno guardate in faccia, vanno sfidate sottraendo il territorio, le risorse economiche e le nuove generazioni che per loro sono la risorsa più importante».

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