Bari, Parco della giustizia: in estate il progetto definitivo e il bando. Il cronoprogramma

Bari, Parco della giustizia: in estate il progetto definitivo e il bando. Il cronoprogramma
di Daniela UVA
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 05:00

Le demolizioni sono state completate, così come le bonifiche e le messe in sicurezza dell'area. Adesso è tempo di passare alle edificazioni, che permetteranno di scoprire il volto del Parco della giustizia. I lavori inizieranno non appena sarà dato il via libera all'appalto integrato. Questione di mesi, spiegano dall'Agenzia del demanio, visto che il bando partirà prima dell'estate. Nello stesso arco di tempo, assicurano, sarà approvato il progetto esecutivo di una delle opere più importanti e attese in città. 
A confermarlo è anche il sindaco, Antonio Decaro: «Del Parco della giustizia si sta occupando l'Agenzia del demanio – dice - è stato nominato un commissario in modo da accelerare le procedure. Quelle burocratiche sono state semplificate». A breve, sottolinea, «con il cosiddetto appalto integrato inizieranno i lavori sulla base del progetto esecutivo che sarà approvato dall'Agenzia del demanio». Il progetto da oltre 400 milioni di euro, che non sarà assoggettato a valutazione di impatto ambientale, prevede la realizzazione di un unico polo per gli uffici giudiziari della città, ora disseminati in vari quartieri, immerso nel verde all'interno dell'area occupata dalle ex caserme Milano e Capozzi. L'opera si estenderà per 15 ettari, dei quali dieci destinati a diventare un enorme parco. Gli edifici giudiziari prenderanno il posto della caserma Capozzi, più a Sud: si tratta di quattro immobili disposti come se fossero i petali di un quadrifoglio. 

Il progetto

Secondo il progetto firmato dall’archistar genovese Alfonso Femia, l’edificio A (quattro piani più una piastra a piano terra) sarà riservato al Tribunale penale e alla Procura della Repubblica; l'edificio B (tre piani) ospiterà il Tribunale civile; l'edificio C (tre piani più una piastra a piano terra) sarà a disposizione della Corte d’Appello e della Procura generale; l'edificio D (tre piani più una piastra a piano terra) accorperà il Tribunale e la Procura dei minori, il Tribunale di sorveglianza e la sede dei Giudici di pace. Secondo il cronoprogramma stabilito, i lavori saranno suddivisi in quattro lotti: il primo prevede la predisposizione del cantiere, le urbanizzazioni interne, l’edificio del Tribunale penale, il parco e la viabilità; il secondo prevede la realizzazione del Tribunale civile; il terzo prevede l'edificazione della Corte d’Appello e della Procura generale; il quarto lotto porterà alla nascita del nuovo Tribunale dei minori, del Tribunale di sorveglianza e degli uffici dei Giudici di pace. Secondo la stima effettuata, ci vorranno «1.930 giorni naturali e consecutivi, circa 64 mesi, per l’intero intervento». 
L'area occupata dalla ex caserma Milano sarà invece destinata completamente a verde, che creerà una sorta di corridoio. Stando al progetto approvato dalla conferenza di servizi indetta dall'Agenzia del demanio, la superficie costruita passerà dall’attuale 87 per cento al trenta per cento, mentre l’area occupata dal parco passerà dall'attuale 13 per cento al 68 per cento, con circa 900 alberi tra nuove piantumazioni e recupero del verde presente. L’opera è finanziata con 405 milioni di euro, 382 milioni sono già stati stanziati dal ministero della Giustizia, la restante quota con fondi dall’Agenzia del demanio. La progettazione definitiva dell’intera opera è stata affidata all’equipe di progettisti guidata da Atelier(s) Alfonso Femia con Proger, Magnanimo ingegneri associati e Land Italia. Al momento sono state demoliti i 26 edifici che ospitavano le caserme. In attesa della posa della prima pietra, attesa all'inizio del 2025. Entro la fine dello stesso anno è prevista la consegna dell'area verde.
 

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