Mafia a Bari, la Prefettura acquisisce i documenti. L'ipotesi: una commissione ad hoc

Telefonata tra Decaro e il prefetto Russo

Mafia a Bari, la Prefettura acquisisce i documenti. L'ipotesi: una commissione ad hoc
di Elga MONTANI
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Giovedì 7 Marzo 2024, 05:00

Il prefetto di Bari, Francesco Russo, e il sindaco, Antonio Decaro, si sono sentiti nella serata di martedì in merito all’inchiesta “Codice Interno”. Si è trattato di un approfondimento della questione, e una richiesta di informazioni per iniziare a comprendere meglio quanto accaduto e valutare da parte del prefetto il da farsi. La telefonata è arrivata lo stesso giorno in cui, dalla prefettura, hanno confermato la volontà di acquisire i documenti necessari affinché si potesse valutare se sussistano o meno i requisiti per disporre una ispezione sull’eventuale condizionamento della criminalità organizzata nel capoluogo. Resta da comprendere se in questo particolare momento storico, a tre mesi quasi esatti dalle elezioni, sia possibile intervenire considerando i tempi necessari alle diverse pratiche e soprattutto previsti dalla legge. 

La legge

Infatti, il “commissariamento” di un Comune per motivi legati ad eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata deve seguire un iter ben preciso. Tali ipotesi sono regolamentate dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, nello specifico il decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000. Il testo del decreto recita che «i consigli comunali e provinciali sono sciolti quando emergono concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare tali da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l'imparzialità delle amministrazioni nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, ovvero che risultino tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica». Per verificare tali fatti il prefetto interessato «dispone ogni opportuno accertamento, di norma promuovendo l’accesso presso l'ente interessato» nominando una «commissione d’indagine, composta da tre funzionari della pubblica amministrazione». Tali accertamenti non terminano prima di tre mesi, e in caso di richiesta da parte della commissione è possibile avere una proroga di ulteriori tre mesi. Terminata questa fase, entro 45 giorni dal deposito delle conclusioni della commissione d'indagine, o anche nel caso in cui siano stati acquisiti elementi in ordine alla sussistenza di forme di condizionamento degli organi amministrativi ed elettivi, il prefetto, dopo aver sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica competente per il territorio, invia al ministro dell'Interno una relazione. In questa relazione devono essere indicati «gli appalti, i contratti e i servizi interessati dai fenomeni di compromissione o interferenza con la criminalità organizzata o comunque connotati da condizionamenti o da una condotta antigiuridica». L’eventuale scioglimento del Comune viene poi disposto con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell'Interno, previa deliberazione del consiglio dei ministri, entro tre mesi dalla trasmissione della relazione e immediatamente trasmesso alle Camere».
Nonostante, quindi, le richieste giunte dal centrodestra nei giorni scorsi, i cui esponenti pugliesi al Governo avevano incontrato il ministro Piantedosi per esporre la questione, è facile intuire che la procedura è abbastanza complessa, e prevede tempistiche lunghe. Se quindi resta importante fare chiarezza fino in fondo su quanto accaduto, e su quanto eventualmente la criminalità organizzata possa aver influito sulla attuale amministrazione comunale, soprattutto rispetto a quanto emerso riguardo Amtab, l’azienda municipalizzata dei trasporti, è altrettanto importante sottolineare che sin da subito dalla stessa Procura è stata in qualche modo esclusa una ipotesi di questo tipo. Non resta che vedere l’evolversi della situazione, e le eventuali conclusioni a cui potrebbe giungere nei prossimi giorni il prefetto.
 

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