Il borgo antico “liberato” da auto e clan: aree pedonali delimitate. Nuova vita per l’area di piazza San Pietro per anni roccaforte dei Capriati

Il borgo antico “liberato” da auto e clan: aree pedonali delimitate. Nuova vita per l’area di piazza San Pietro per anni roccaforte dei Capriati
di Samantha DELL’EDERA
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Venerdì 7 Aprile 2023, 05:00

Paletti per liberare dalle auto tre “archi” e larghi di Bari Vecchia, tra questi largo Santa Maria del Buon Consiglio a pochi metri da piazza San Pietro: si tratta di zone già pedonali ma che venivano sistematicamente occupate dalle auto in divieto di sosta. Ieri i lavori richiesti da tempo dalle associazioni del quartiere, dalle guide turistiche e dagli stessi residenti. Si tratta di un altro passo verso la rinascita completa del borgo antico.

L'intervento del presidente del municipio


«Finalmente – spiega il presidente del municipio, Lorenzo Leonetti - le auto parcheggiate in maniera caotica ed abusiva, cedono il passo alla cultura e alla storia della nostra città.

Abbiamo delimitato meglio l’area pedonale antistante uno dei luoghi storici più importante di Bari che si affaccia su uno scavo archeologico di epoca successiva XI-XII secolo. Passeggiare tra i vicoli e corti della zona di San Pietro, sarà tutto un’altra storia». Un lavoro che va in continuità con quanto già realizzato in piazza San Pietro, via Pier l’Eremita, strada Porto Nuovo. Per ripristinare quella legalità per tanto tempo ignorata, in una delle zone che per anni è stata feudo del clan Capriati e che pian piano sta rinascendo.

«Stiamo migliorando sempre più questa parte di Bari Vecchia rendendola sempre più preziosa e attrattiva in favore dei tanti turisti che visitano la nostra città – continua Leonetti - Con la commissione lavori pubblici municipale, stiamo lavorando per migliorare ancor più il quartiere, vera culla culturale barese. Da anni stiamo stravolgendo le abitudini dei residenti della zona e contrariamente a quanto si pensava, le nostre scelte - prosegue - vengono accettate con lungimiranza da tutti coloro che giornalmente vivono il quartiere San Nicola».


Non è facile intervenire in una zona che, come detto, è stata per anni feudo di un clan. Ma il Comune ha portato avanti una serie di interventi per ridare vita a piazza San Pietro, trasformandola non più in una zona da dove allontanarsi ma in un’area da vivere. E va proprio in questa direzione anche la scelta di riaprire l’area archeologica di San Pietro dove sarà anche realizzata l’opera in fil di ferro dell’artista Edoardo Tresoldi.
«Stiamo facendo molti interventi su quella zona – continua ancora Leonetti – anche pochi giorni fa abbiamo ripulito proprio gli scavi di Santa Maria del Buon Consiglio dove un turista aveva pensato bene di lasciare un cero acceso e quindi la cera aveva ricoperto gli antichi resti. Abbiamo ripulito».

Il varco violato 


Sembra anche in via di risoluzione il problema sorto dopo l’attivazione della nuova ztl quando proprio il varco di San Pietro era stato utilizzato da tutti e non solo da chi era in possesso del pass ztl. Questo aveva portato ad una pioggia di sanzioni dato che le auto erano state tutte intercettate dalle telecamere installate ai varchi. «I residenti hanno capito ora – continua Leonetti - e dopo i dissapori iniziali penso che la situazione si sia normalizzata. Le multe dei primi due mesi, quelle però solo per chi era entrato con pass zsr d, sono state congelate, ma tutte le altre no. Il sistema funziona e serve proprio a liberare Bari Vecchia dalle auto. Ora non ci sono più scuse». C’ è stato ad esempio un commerciante che ha “collezionato” 45 sanzioni, altre famiglie che hanno preso più multe anche nello stesso giorno. Perché il sistema aveva registrato in modo automatico tutti gli accessi, confrontando poi quelli irregolari. «Molti non avevano compreso che le regole erano cambiate e che da lì possono accedere solo i possessori di pass ztl e non quelli con il pass zsr d – conclude Leonetti – il Comune ha deciso di rendere ancora più chiara la segnaletica, insomma anche in questo penso che la problematica si sia risolta». 

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