Bancarotta ed evasione tasse: sequestri della Finanza per 14,5 milioni di euro. Nei guai il re dei fiori barese

Bancarotta ed evasione tasse nei settori immobiliare ed energia: sequestri della Finanza per 14,5 milioni di euro
​Bancarotta ed evasione tasse nei settori immobiliare ed energia: sequestri della Finanza per 14,5 milioni di euro
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Giovedì 16 Novembre 2023, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 13:31

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari stanno eseguendo nelle province di Bari, Foggia, Treviso e Padova, un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di 14,5 milioni di euro, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta dell'autorità giudiziaria inquirente che ha, anche, disposto diverse perquisizioni, nell'ambito di una inchiesta per bancarotta fraudolenta e sottrazione al pagamento delle imposte.

La misura cautelare reale è stata eseguita nei confronti di due società con sede a Molfetta (Bari) e di due indagati, nelle loro qualità di amministratore di fatto e di diritto (in realtà un prestanome) delle stesse imprese: una attiva nel settore della compravendita di immobili e dell'assunzione di partecipazioni; l'altra operante nel campo della progettazione, realizzazione e commercializzazione di impianti per la produzione di energia. Nel mirino il gruppo imprenditoriale che fa capo al re dei fiori del Barese, Corrado Cicolella. Il gruppo, con sede a Molfetta, opera  principalmente nel settore della floro-vivaistico ma ha anche interessi  in comparti diversi.

Due le società oggetto del sequestro: una attiva nel settore della compravendita di immobili e dell’assunzione di partecipazioni; l’altra operante nel campo della progettazione e realizzazione di impianti per la produzione di energia in particolare a Candela, nel Foggiano.

Il provvedimento

Il provvedimento ha per oggetto terreni, un capannone industriale in corso di costruzione, quattro appartamenti e relative pertinenze, crediti, disponibilità finanziarie e altri beni. Tra i reati contestati bancarotta fraudolenta, inosservanze da parte del fallito, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, ricettazione e riciclaggio.

Si tratta di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Trani al Nucleo delle Fiamme Gialle di Bari, che ha per oggetto la gestione di diverse società riconducibili a uno stesso «centro di interessi» familiari, attive nel settore florovivaistico e di produzione di energia. In particolare, gli immobili e i crediti sequestrati oggi costituivano asset aziendali oggetto di un'operazione societaria avvenuta tra due società molfettesi coinvolte nella vicenda giudiziaria.

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