La baby gang semina terrore, lo sfogo di Alessia: «Molestata nell'indifferenza»

La baby gang semina terrore, lo sfogo di Alessia: «Molestata nell'indifferenza»
di Adalisa MEI
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 13:18

Una baby gang è diventata il terrore del quartiere San Paolo a Bari, un gruppo di ragazzi di soli 12-14 anni che molesta e insulta i passanti della zona. Nei casi più gravi sputano o compiono atti volgari e osceni, in particolare sugli autobus. Nell'indifferenza della gente che sta a guardare. Che volta le spalle, che non interviene. Quello che è successo l'8 febbraio intorno alle 18 sulla linea 13 dell' Amtab ad una ragazza di soli 18 anni lascia l'amaro in bocca. Ma è solo uno dei tanti episodi violenti che sembrano essere ormai all'ordine del giorno nel quartiere. I protagonisti (o almeno loro si considerano tali): dei ragazzini appartenenti ad una baby gang. Le vittime sono donne. Di qualsiasi età. Fino ad oggi hanno intimorito ragazze ma anche signore anziane che camminano sole per il quartiere San Paolo. Insomma persone indifese.

Le parole che Alessia (la ragazza che mercoledì è stata aggredita) usa per descrivere l'episodio di cui è stata vittima sono dure. Era sulla linea 13 dell'Amtab e ha avuto la sfortuna di incontrare la gang, racconta al Nuovo Quotidiano di Puglia quei momenti lunghissimi: «Mi hanno rivolto offese.

Mi hanno sputato addosso almeno 4-5 volte e prima che scendessero dal pullman, uno di loro, mi ha molestata, chiedendomi prestazioni sessuali. Lo stesso si è anche toccato i genitali. Gli insulti, che mi hanno urlato di fronte a tutti i presenti sull'autobus, sono stati davvero pesanti». In sostanza un episodio di violenza fisica e verbale di cui è stata vittima una giovane ragazza che non può lasciare nessuno indifferente.

Come la stessa Alessia racconta, tutto è successo nel tardo pomeriggio sull'autobus numero 13 e a bordo «c'erano più o meno una decina di ragazzini, età compresa tra i 12 e 14 anni, che puntualmente quasi tutti i giorni prendono questa linea ed iniziano ad urlare e infastidire gli altri passeggeri. Che dire, non c'è cosa più vergognosa. Per quanto ancora dobbiamo assistere a queste scene? Per quanto ancora questi ragazzi devono essere lasciati liberi di agire indisturbati?», si chiede Alessia. Rispetto ad altre aggressioni consumate in città a cui non sono seguite le denunce per paura di ritorsioni, la giovane donna però si è detta comunque pronta a rivolgersi alle autorità competenti. Ad oggi ha semplicemente pubblicato un post sulle sue pagine social, per informare gli altri cittadini dell'accaduto.

L'indifferenza della gente

Ma un dettaglio della vicenda in particolare la ragazza non riesce proprio a dimenticare: l'indifferenza della gente. «La cosa più triste è che nessuno è intervenuto racconta Alessia neanche l'autista, che anziché far scendere i ragazzi, ha continuato la corsa. Purtroppo mi sono dovuta difendere da sola. La stessa indifferenza - precisa ancora la ragazza - l'ha provata sulla sua pelle una signora solo qualche giorno fa a cui sono state rivolte le stesse violenze nello stesso modo dagli stessi ragazzi».

Come già detto infatti quello di Alessia non è il primo caso di aggressioni nel quartiere San Paolo e proprio su quella linea. È successo solo una settimana fa che un'anziana è stata vittima di un episodio simile sul bus, in particolare sulla corsa Amtab numero 13, al San Paolo. Da un paio di mesi i residenti si dicono stanchi ed esasperati. Si sentono prigionieri di questi ragazzini che terrorizzano il quartiere spaventando soprattutto donne da sole e a piedi. Alcuni cittadini vivono nel timore di uscire di casa nel tardo pomeriggio o in serata, soprattutto in compagnia dei figli piccoli. Il gruppo di ragazzini, secondo le testimonianze dei residenti, è composto, a seconda dei casi, da più di due persone, in particolare, oltre a spaventare chi passeggia, apre gli sportelli delle auto, accerchiando le vetture inveendo contro le vittime di turno.

È di solo fine gennaio anche l'episodio raccontato da Federica Martiradonna sempre sui social: «Vorrei denunciare un atto di vandalismo subito da mia madre - si legge nel post - nel parcheggio della supermercato di Piazza Europa. Gli artefici erano ragazzini e ragazzine di 10-12 anni. Si sono permessi di rovesciare una bottiglietta di tè sulla testa di mia madre, senza alcun motivo. È triste - continua ancora Martiradonna - pensare che molti cittadini del San Paolo, come me, sperano in un progresso del quartiere sia dal punto di vista culturale che educativo, oltre al miglioramento delle infrastrutture e dei collegamenti stradali di cui si parla spesso». Adesso tutti chiedono maggiori controlli nel quartiere. Al San Paolo nessuno si sente più al sicuro.

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