«Il servizio taxi a Bari è del tutto inefficiente». Quando i titolari delle strutture extra alberghiere raccontano le disavventure che affrontano quasi giornalmente si avverte nel tono della voce la loro frustrazione. Sono loro a metterci la faccia con gli ospiti stranieri per l’inadeguatezza del sistema trasporti. Narrano di vicende che nulla hanno a che vedere con una città che vuole essere a vocazione turistica.
E descrivono addirittura episodi estremi, ma non rari, di turisti esasperati o meglio disperati che si avventurano la notte a piedi per raggiungere dall’aeroporto di Palese i loro b&b a Bari.
Cosa sta succedendo
Sovente cercano di aiutare i viaggiatori anche telefonicamente chiamando spasmodicamente il radio taxi. E ancora di ospiti che arrivano in struttura anche alle 4 del mattino dopo una estenuante attesa e per alcuni, che devono raggiungere altri comuni, diventa una vera e propria epopea. È solo di due giorni fa l’ultimo reportage di una notte da incubo di decine e decine di turisti per raggiungere le proprie destinazioni nottetempo. «È un disservizio che non vogliamo più tollerare - tuona Giovanna Castrovilli, presidente extralberghiero Aetb Confimpresa - è ormai cronicizzato il problema della mancanza di taxi in aeroporto nelle ore di punta e, soprattutto, durante la notte. Eppure - precisa - è semplice intuire che essendoci voli low cost a tutte le ore bisogna potenziare i trasporti». Le alternative al taxi come il bus navetta e il treno regionale hanno corse che si interrompono poco prima di mezzanotte e riprendono alle 5.30 del mattino dopo, non considerando i voli che arrivano anche dopo mezzanotte e a volte con notevoli ritardi. Castrovilli sostiene che dalla scorsa estate ci sia stato «il rimpallo sulle responsabilità di tali disagi tra le amministrazioni, ma nulla o quasi è stato fatto».
«L’assessore Palone - continua la manager - ci ha assicurato l’impiego di 18 taxi svincolati dal servizio pomeridiano e passati a quello notturno ma, è evidente, sono completamente insufficienti stante il disagio continuo». L’associazione extralberghiera ha chiesto tra l’altro l’utilizzo del car sharing con una postazione all’aeroporto o di incrementare il numero delle corse della navetta da aeroporto in stazione, dove c’è una postazione taxi. Puntano inoltre alla possibilità - «remota», dicono - di integrare il servizio con Uber o pensare soluzioni alternative come le Bla bla car «ma purtroppo sembra tutto complicato e utopistico», chiarisce Castrovilli. Giuseppe Schiraldi, titolare Lullaby Room in corso Vittorio Emanuele pone l’attenzione anche su un altro problema del servizio taxi a Bari. «Molti tassisti - dice - storcono il naso nel caso di corse brevi».
Quelle su Bari per intenderci che garantiscono un compenso basso. Molte volte non si presentano nonostante la chiamata o non danno la loro disponibilità alla corsa. «Non riusciamo ad ottenere un servizio di trasporto adeguato», spiega l’imprenditore. «Il numero di taxi a Bari è fermo da decenni a fronte di un aumento del numero di voli esponenziale - dice Domenico Di Canosa, titolare di Domus Nikolai affittacamere in via Manzoni - trovo eclatante che la notte il servizio navetta dall’aeroporto a Bari si fermi. Tutti sanno che nel corso delle ore serali le compagnie low cost hanno comprato diversi slot. È tutta l’estate che abbiamo problemi con i taxi. Alcune volte non si presentano, altre arrivano con ritardi mostruosi».
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