Taxi “fantasma” in aeroporto, la protesta dei passeggeri: «In coda per un’ora e mezza».

Taxi “fantasma” in aeroporto, la protesta dei passeggeri: «In coda per un’ora e mezza».
​Taxi “fantasma” in aeroporto, la protesta dei passeggeri: «In coda per un’ora e mezza».
di Elga MONTANI
4 Minuti di Lettura
Martedì 22 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:50

Bari continua a dover fare i conti con il problema dei taxi all’aeroporto. L’ultima denuncia arriva da un cittadino, che ha documentato come nella serata del 20 agosto, intorno alle 23, un gruppo di turisti sia rimasto “a piedi” per oltre un’ora a causa della mancanza di taxi presenti nello scalo aeroportuale cittadino.

«Bari 20 agosto 2023, ore 22.54, oltre un’ora e mezza di coda all’aeroporto per un taxi – scrive via social il cittadino nella sua denuncia -.

We are in Puglia (non venite in Puglia), la regione più bella del mondo secondo National Geographic e poi ci perdiamo in queste cose che sono fondamentali per un buon turismo». «Abbiamo un aeroporto eccezionale con un servizio taxi da terzo mondo – prosegue -. Così siamo molto molto molto lontani dall’eccellenza che decantiamo». «Non ho nulla contro i tassisti ma non è possibile quello che è accaduto», conclude il suo sfogo. E alla denuncia via social riportata, risponde anche il titolare di un b&b sottolineando: «Più volte mi sono visto costretto ad assumere funzioni di tassista per gli ospiti che giungono al mio piccolo b&b. Sono anni che denuncio una situazione vergognosa, dopo le 22, e anche prima, di taxi neanche l’ombra. Sono molti quelli che si incamminano per raggiungere Palese e ci impiegano almeno 50 minuti, ma gli altri che devono raggiungere posti più lontani come fanno?».

La replica

I tassisti però hanno replicato, sottolineando come il problema si sia creato a causa dell’ingorgo dovuto ai troppi veicoli, soprattutto privati, in arrivo in aeroporto in quel momento. Non è comunque la prima volta che questa problematica sale agli onori della cronaca, lo scorso anno c’era stata una lamentela globale al riguardo da parte di operatori del settore turismo, come titolari di alberghi e b&b che si trovavano costretti a rimediare alla mancanza di taxi accompagnando di persona i propri ospiti in aeroporto, o andandoli a prendere di notte quando era capitato in diverse occasioni che i voli fossero in ritardo. E proprio per ovviare a questa problematica, nei giorni scorsi il Comune di Bari aveva comunicato di aver deciso, tramite apposita determina dirigenziale, l’apertura straordinaria del turno taxi pomeridiano, a partire dalle 22 fino alle 2 del mattino di ogni giorno, fino al prossimo 30 settembre per le 18 auto in servizio presso il posteggio aeroporto. Una scelta dettata proprio dal fatto che «l’aeroporto di Bari Palese, nei mesi estivi, è interessato da un consistente aumento del traffico aereo, il quale comporta un notevole incremento della domanda di trasporto pubblico sia di linea che non di linea, non adeguatamente supportato dalla turnazione taxi in vigore». Senza considerare che, come si legge sempre nella stessa determina, «nella stagione estiva si assiste ad una significativa affluenza di turisti nel territorio comunale e, conseguentemente, si è reso necessario assicurare un livello di offerta del servizio taxi adeguato a soddisfare l’esigenza di mobilità degli stessi, implementando il numero di taxi in servizio per ciascun turno». 

Unico vincolo imposto ai tassisti era legato al fatto che «ciascun tassista, con “turno pomeridiano” presso il posteggio aeroporto, non potrà essere in servizio per più di dieci ore al giorno e dovrà rispettare almeno un giorno di riposo settimanale». Ma visto quanto accaduto non sembra che questa possa essere la soluzione definitiva, tutt’altro. Da tempo si parla di un aumento delle licenze in città, e nei mesi scorsi si era al riguardo parlato di un nuovo bando proprio per concedere ulteriori venti licenze. Al momento sono centocinquanta le licenze taxi nella città di Bari, e sono circa 70 i mezzi operativi per ciascun turno di 8 ore. Resta da capire se la destagionalizzazione sia ancora tale da permettere questo aumento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA