Rissa alla Camera: le riforme a colpi di pugni

Rissa alla Camera: le riforme a colpi di pugni
di Mario Ajello
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Venerdì 13 Febbraio 2015, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 11:25

La notte é stata operosa a colpi di pugni e di faldoni volanti sulle fronti dei contendenti, anzi dei neo-costituenti. E adesso, dopo lo zabaglione mattutino che deve rinvigorire i combattenti per il nuovo round di questa infinita battaglia sulla riforma della Carta costituzionale a Montecitorio, si raccolgono i morti e feriti (metaforici per fortuna) che sono stati prodotti da questo conflitto di tutti contro tutti.


E del Pd contro Sel, del Pd contro il Pd (i malumori per la gestione renziana di questa riforma in aula non si contano e all'ora di pranzo ci sarà la riunione di tutti con Renzi), dei grillini contro tutti e anche contro i compagni di opposizione di Sel, di Ncd e Lega che hanno fatto baruffa l'altra notte e in mezzo la Boldrini (la "serva" del premier la chiamano i pentastelluti) e insomma il teatro Montecitorio sembra diventato il Caesar Palace di Las Vegas, quello dei mitici incontri di pugilato.

Stamane l'eroe delle opposizioni é stato individuato in Giorgio Airaudo che nella notte era salito sul suo banco di deputato vendoliano, per protestare contro un onorevole cazzotto che era partito da un deputato democrat contro il deputato Melilla di Sel e stava per spiccare il volo per planare - e schiacciare con la sua stazza da ex sindacalista tarchiato - sui banchi degli avversari.

La Costituzione adesso si riforma così. Anche Piero Calamandrei, mentre la scriveva nel 1947, già la voleva modificare. Ma in altro modo.

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