Ora legale tutto l'anno contro il caro energia, lo studio: «Risparmio di quasi 3 miliardi di euro»

È quanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Conflavoro Pmisi: si acquisterebbero 147 ore di luce naturale in più

Ora legale tutto l'anno contro il caro energia, lo studio: «Risparmio di quasi 3 miliardi di euro»
Ora legale tutto l'anno contro il caro energia, lo studio: «Risparmio di quasi 3 miliardi di euro»
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Martedì 11 Ottobre 2022, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 14:16

L'ora legale tutto l'anno (o almeno fino al 30 novembre) contro il caro-energia. Potrebbe essere questa una delle tante ricette per affrontare la grave crisi che sta colpendo famiglie e imprese da quando il prezzo delle materie prime è salito alle stelle. Secondo una ricerca del Centro Studi di Conflavoro Pmi, sono circa 2,7 i miliardi di euro che si potrebbero risparmiare in elettricità adottando questo semplice stratagemma. 

E la prestigiosa rivista Lancet ha lanciato una raccolta firme accompagnata dalle motivazioni strategiche condivise con la comunità scientifica internazionale che sono alla base della proposta di prorogare la durata dell'ora legale, come previsto dal Parlamento e dalla Commissione Europea che hanno lasciato ai Paesi membri la facoltà di disciplinare lo stop al doppio cambio di orario annuale nei Paesi UE.

Anche Emiliano tra i firmatari

Ora legale almeno fino al 30 novembre. Sono finora 58.000 le sottoscrizioni di cittadini raccolte in una sola settimana grazie ad una petizione sul sito change.org, finalizzata a prorogare l'ora legale in Italia. Nell'appello Sima, Consumerismo, esperti, rappresentanti della politica, delle istituzioni e della società civile chiedono al Governo una temporanea sospensione del passaggio all'ora solare almeno fino al 30 novembre. Un provvedimento analogo a quello sperimentato negli USA nel 2007, quando l'ora legale fu prorogata per 4 settimane, consentendo un documentato risparmio energetico. Prolungare la durata dell'ora legale consentirebbe un risparmio energetico pari a oltre 500 milioni di euro all'anno grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica, e un taglio alle emissioni climalteranti per un totale di 200mila tonnellate di CO2 all'anno, con conseguenze positive sulla salute umana - spiega Sima. «La proroga dell'ora legale, almeno in via transitoria per 30 giorni, sarebbe un provvedimento di semplice attuazione che garantirebbe risultati certi e misurabili, nel contesto del caro-bollette e dei comportamenti anti-spreco richiesti ai cittadini col decreto appena approvato dal Mite, lasciando al prossimo esecutivo il compito di verificarne anche in sede europea l'opportunità del mantenimento permanente» - dichiara Alessandro Miani, Presidente Sima. «Con la pubblicazione dell'appello su una prestigiosa rivista come Lancet sono state condivise con la comunità scientifica internazionale le motivazioni strategiche - in termini di risparmio energetico, benefici per l'ambiente, il clima e la salute umana - che sono alla base della proposta di prorogare la durata dell'ora legale, come previsto dal Parlamento e dalla Commissione Europea che hanno lasciato ai Paesi membri la facoltà di disciplinare lo stop al doppio cambio di orario annuale nei Paesi UE» - aggiunge Miani. Tra i firmatari dell'appello figurano il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l'Assessore all'Agricoltura della Regione Campania ed ex Euro-parlamentare Nicola Caputo, Luigi Gabriele (Presidente di Consumerismo No Profit), Luca Levrini (Presidente della Fondazione Alessandro Volta), Francesco Schittulli (Presidente LILT), Annarita Corrado (Dirigente Scolastica e Presidente del Consiglio Comunale di Maglie), e l'epidemiologo Prisco Piscitelli (Vicepresidente SIMA).

«Facciamo un esempio pratico: a Roma, quando l' ora solare è in vigore, il 21 dicembre (il giorno più corto dell'anno) il sole tramonta alle 16.42.

Con quella legale - specifica Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi - diventerebbero le 17.42. È vero che l'alba dello stesso giorno verrebbe spostata alle 8.34, anziché alle 7.34, ma il risparmio di consumi e luce elettrica sarebbe comunque maggiore visto che alle cinque di pomeriggio la gran parte delle attività lavorative è ancora in pieno svolgimento». 

Lo schema 

Eseguendo un calcolo spannometrico, ipotizzando che nel periodo in cui vige l' ora solare si applicasse l' ora legale (30 ottobre - 26 marzo, per un totale 147 giorni), sostiene Conflavoro Pmi, «si acquisterebbe un' ora di luce naturale al giorno in più, per un totale di 147 ore. Considerati gli attuali prezzi, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia ipotizzabili in 2,7 miliardi di euro per il 2023. Si tratta di una stima basata sull'ultimo fabbisogno energetico certo (dati del gestore al 2021) pari a 318,1 miliardi di KWh rinnovabili comprese (i primi 8 mesi del 2022 hanno già registrato una media di fabbisogno mensile di 25,9 miliardi di KWh) calcolati sul prezzo oggi nel mercato tutelato da Arera, ossia 0,51 euro/KWh calcolato al momento per il mese di ottobre 2022».

 

Guardando alle ultime previsioni diffuse da Terna, rileva, «lo scorso marzo, nel periodo di ora legale tra marzo e ottobre 2021 quindi prima del caro energia - è stato stimato un risparmio di oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, con un ulteriore beneficio ambientale di riduzione di circa 200 mila tonnellate di CO2». «Mantenere l' ora legale potrebbe quindi certamente contribuire a scongiurare tutte quelle misure pratiche di emergenza - conclude Capobianco - come la riduzione degli orari di lavoro, lo spegnimento anticipato e l'accensione posticipata dell'illuminazione e, nei casi peggiori, gli eventuali distacchi che le imprese potrebbero trovarsi costrette ad attuare per tamponare le criticità della situazione. Per questo facciamo appello al governo perché valuti con molta rapidità i benefici di questa proposta».

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