Valenti commissario per emergenza migranti: dovrà organizzare la prima accoglienza. Ma la Puglia si smarca

Le 4 Regioni del centrosinistra non firmano l’intesa con il Governo

Valenti commissario per emergenza migranti: dovrà organizzare la prima accoglienza. Ma la Puglia si smarca
di Paola ANCORA
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Lunedì 17 Aprile 2023, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 15:17

Valerio Valenti, ex prefetto di Brindisi fino al 2019 e attuale capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale, è stato nominato ieri commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti
Valenti sarà chiamato a gestire prima e seconda accoglienza in 14 Regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Infatti Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia infatti, ovvero le quattro Regioni amministrate dal Pd, non hanno firmato l’intesa e, quindi, non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze da parte del Governo. Un segnale politico, visto il muro contro muro che, sul tema, si va consumando fra l’esecutivo di Giorgia Meloni e le opposizioni, a partire dal Partito democratico di Elly Schlein. 

La funzione del commissario


Il nuovo commissario Valenti si avvarrà di una struttura di supporto, composta da un massimo di 15 unità di personale già in servizio presso il ministero dell’Interno e dovrà coordinare le attività mirate all’ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot e ai centri previsti dal Sistema di accoglienza e integrazione, coinvolgendo i territori interessati. Dovrà coordinare l’attività per l’accoglienza dei migranti in strutture provvisorie, nelle quali siano assicurati il vitto, l’alloggio, il vestiario, l’assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale. 
Ma Valenti sarà chiamato anche a individuare le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e le strutture di accoglienza. 


«Appare singolare che quattro Regioni, davvero tutte governate dalla sinistra, non stiano definendo le intese con il governo nazionale per l’applicazione dello stato di emergenza per l’immigrazione» ha detto il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. «Sottraendosi a queste procedure, le Regioni mettono in difficoltà sia le persone che sbarcano e che hanno bisogno dell’aiuto della Protezione Civile e di altre strutture nazionali, sia le amministrazioni comunali dei loro territori che si vedono private di un adeguato supporto. Sinceramente sorprende che il pregiudizio politico prevalga sull’interesse dei territori» chiude il parlamentare azzurro.
Valenti ha 64 anni, è nato a Trapani e da gennaio di quest’anno è a capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, scelto dal ministro Matteo Piantedosi.

Dal 2015 è stato prefetto a Brescia, Brindisi, Trieste e Firenze. La sua nomina è stata comunicata con un’ordinanza della Protezione Civile, il dipartimento della presidenza del Consiglio che si occupa delle situazioni di crisi e di emergenza.

Gli arrivi sulle coste italiane


Soltanto nella giornata di ieri, intanto, ci sono stati mille nuovi arrivi. Nel pomeriggio, il salvataggio di un peschereccio in difficoltà con a bordo circa 600 migranti a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia Sud orientale, in acque Sar italiane, da parte della Guardia Costiera. Le operazioni sono state rese difficoltose dalle cattive condizioni meteo. Poche ore prima, su segnalazione della Ong Sea Watch, una barca con 221 persone a bordo era stata soccorsa sempre dalla Guardia costiera italiana al largo di Lampedusa. Ancora. La Alarm Phone ha ricevuto la segnalazione di una barca di legno in pericolo.
Le persone salvate risultano provenire da Paesi segnati da gravi emergenze umanitarie fra i quali Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Nigeria, Palestina, Sudan, Somalia.
Si vedrà nelle prossime settimane quali ripercussioni potrebbe avere un sistema di soccorso e accoglienza a “doppio binario”. 

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