Delitto Sarah Scazzi, conto alla rovescia: zio Michele vede la libertà. Ma insiste: l'ho uccisa io/La cronistoria

di Mario DILIBERTO
Sabato 13 Gennaio 2024, 06:49 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 11:48 | 1 Minuto di Lettura

In libertà prima di fine di febbraio

«Tornerà in libertà prima di fine di febbraio», conferma l'avvocato Luca Latanza, il difensore del contadino.
Misseri, quindi, a marzo trascorrerà da uomo libero il suo settantesimo compleanno. Aveva 56 anni quando in una piovigginosa serata di ottobre, segnata da rimorsi e mezze verità, confessò al pm Mariano Buccoliero di aver molestato e assassinato la nipote e di aver nascosto il cadavere in una cisterna interrata di contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana, cittadina di seimila anime, ultimo centro abitato della provincia di Taranto prima di incamminarsi nel Salento. Al magistrato raccontò di aver deciso di parlare perché aveva sognato Sarah. La nipote, cresciuta nella sua casa come una sorellina per le sue figlie, gli aveva detto di sentire freddo nel pozzo in cui lui l'aveva sprofondata dopo il delitto.

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