PERUGIA Mascherine in tasca e sorriso smagliante in faccia. Primo giorno all’insegna dell’allegria per gli studenti che hanno anticipato il rientro (molti altri lo faranno oggi) rispetto alla data canonica del 14 settembre che vedrà in classe tutti i 111.697 iscritti. Di problemi sul tappeto ce ne sono a cominciare dalla ventilazione meccanica dell’aria nelle classi e dal nodo abbonamenti (niente rate) che tiene i trasporti sempre sul banco degli imputati, ma da tutti questo avvio è stato accolto come una liberazione. I primi testimoni di questo nuovo clima dopo quasi tre anni di Dad sono gli studenti del Liceo Scientifico Alessi di Perugia che con i suoi oltre 1.300 iscritti e 57 classi è tra le scuole più grandi della regione.
LE SUPERIORI
Fuori dalla sede centrale del liceo c’è un clima di grande serenità tra gli studenti appena usciti dalle prime ore di lezione. Mattia, Matilde, Sofia, Dario e Tommaso sono i più grandi, quelli del quinto anno che hanno vissuto in pieno la Dad e quest’anno avranno l’esame di maturità: «Dopo tre anni di scuola a distanza o a singhiozzo – dice Dario - ci fa piacere riprendere la normalità che abbiamo perso in secondo liceo.
I COMPRENSIVI
Tutti in classe anche all’IC Perugia 5 (quattro scuole d’Infanzia, tre Primarie e una Secondaria di I grado per quasi 800 alunni complessivi). Dice Fabio Gallina, dirigente del Comprensivo, reduce dal giro dei vari plessi: «Ho augurato un buon anno a tutti ricordando le nuove regole. Visto che non si usano più le mascherine, ho più che mai raccomandato ai docenti di tenere le finestre aperte sia con il caldo che con il freddo quando arriverà». Guardando avanti il preside Gallina, detto che non rimpiange la Dad, vede grosse difficoltà organizzative nel caso il Covid torni a colpire: «Questo è un anno di mezzo e sotto certi aspetti è l’anno peggiore. Ci sono molti punti interrogativi e in caso di una recrudescenza del Covid sarà un problema riproporre il vecchio protocollo. Problemi organizzativi soprattutto sul fronte della sostituzione degli insegnanti eventualmente ammalati: dovremo ricorrere come l’anno scorso alla riduzione dell’orario scolastico per le classi scoperte e senza vigilanza. Speriamo che ciò non accada, ma non nascondo una certa preoccupazione».