Sgarbi espulso alla Camera e portato via di peso: Carfagna: «Insulta le donne». Fico: «Sessismo»

Sgarbi espulso alla Camera e portato via di peso: Carfagna: «Insulta le donne». Fico: «Sessismo»
Sgarbi espulso alla Camera e portato via di peso: Carfagna: «Insulta le donne». Fico: «Sessismo»
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Giovedì 25 Giugno 2020, 14:08 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 07:40

Vittorio Sgarbi viene espulso dall'Aula di Montecitorio. «Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce», gli ha detto la vicepresidente Mara Carfagna tra gli applausi unanimi. Sgarbi non voleva abbandonare l'Emiciclo: ha dovuto essere portato via dai commessi. «Vergogna, Vergogna!», hanno urlato diversi deputati mentre qualcuno gli diceva «pagliaccio» e Carfagna sottolineava che «ha trasformato quest'Aula in uno show, parolacce anche alle donne».

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Cosa ha detto Sgarbi e quali le reazioni. «Che un criminale delinqua è normale, che lo faccia un magistrato è un terremoto istituzionale. Dopo le inaudite dichiarazioni contro di lei di un magistrato del Csm - ha affermato Sgarbi rivolgendosi al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede - dopo le inaudite dichiarazioni di Palamara contro l'onorevole Salvini, dobbiamo aprire una commissione di inchiesta contro la criminalità di magistrati che fanno l'opposto del loro lavoro, peggio dei criminali. "Palamaropoli"». Parole applaudite da parte dell'Aula, ma che hanno suscitato anche reazioni assai critiche, a cominciare da quelle di Giusi Bartolozzi, di Forza Italia, magistrato. «Sentire da un collega che la magistratura tutta è mafiosa, a me fa inorridire». «Non era tutta», ha replicato Sgarbi, ricordando che Francesco Cossiga aveva definito l'Anm «un'associazione mafiosa» e alzando particolarmente i toni, tanto da portare Carfagna ad espellerlo dall'Aula dopo i previsti richiami. «L'onorevole Sgarbi -ha quindi spiegato la vicepresidente che in quel momento presiedeva l'Assemblea- ha pronunciato parole irripetibili nei confronti dell'onorevole Bartolozzi e anche della presidenza. In quest'Aula il rispetto reciproco penso che sia dovuto. Non dico soprattutto quando si tratta di una donna, però ascoltare in quest'Aula degli insulti e delle offese ripetute nei confronti di una donna, credo che sia inaccettabile e credo che tutta l'Aula dovrebbe unirsi alla solidarietà nei confronti dell'onorevole Bartolozzi. Per quanto riguarda le parole pronunciate nei confronti dei magistrati, l'onorevole Sgarbi se ne assume la responsabilità, non c'è da parte della presidenza il dovere di stigmatizzarle».

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Fico: sessismo. «Indecente e indegno il comportamento sessista del deputato Sgarbi quest'oggi in Aula. Ho dato mandato ai questori di aprire un'istruttoria per prendere gli opportuni provvedimenti. La mia piena solidarietà alla deputata Giusi Bartolozzi e alla vicepresidente Mara Carfagna». Lo dice il presidente della Camera Roberto Fico.
 

 


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Sgarbi portato via di peso

Sgarbi è stato portato via letteralmente di peso fuori dall'Aula della Camera dopo che, espulso dalla vicepresidente Carfagna, si ostinava a non uscire dall'Emiciclo e, anzi, si produceva in improperi nei confronti di lei e della deputata di Fi Giusi Bartolozzi, come «Vaffanculo», «stronza», «troia» ed altre parole incomprensibili dalle tribune. Carfagna lo ha più volte invitato a uscire. Sgarbi si è invece seduto negli scranni di Fratelli d'Italia prima e poi della Lega. A quel punto quattro commessi lo hanno sollevato di peso, due per le gambe e due per le braccia, e lo hanno portato fuori.

 
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Sgarbi: non ho offeso nessuno. «Di indecente e indegno c'è solo il comportamento di Fico che mi attribuisce cose mai dette ignorando che le persone e i deputati non si dividono per sessi, e io non ho detto nulla di diverso da quello che avrei detto a un deputato maschio.
Si tratta di una ignobile strumentalizzazione». Così Vittorio Sgarbi replica al presidente della Camera Fico che ha annunciato una «istruttoria» contro il parlamentare del gruppo misto oggi protagfonista di una dura replica durante il dibattito sulla giustizia alla Camera. «Alla Bartolozzi - spiega Sgarbi in una nota - mi sono limitato a dire "sei ridicola", e a evocare il nome di Berlusconi che l'ha fatta eleggere. Quanto alla Carfagna le ho detto "fascista", com'era il suo atteggiamento avendomi impedito non solo di parlare ma di votare. Noto che anche una donna può essere fascista. Fico non troverà nelle registrazioni nessun insulto rivolto a una donna, ma solo invettive contro alcuni deputati. Dalla sua istruttoria uscirà sbugiardato», assicura. «Un tempo - conclude Sgarbi - il Parlamento era il posto della libertà di parola, oggi è il luogo della censura. E parla l'esponente (Fico) del partito che si è fatto strada con gli insulti, a colpi di "vaffanculo". E che definì Veronesi cancronesi».


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Solidarietà Bonafede. Prendendo la parola nell'Aula della Camera dopo le polemiche suscitate dall'intervento di Vittorio Sgarbi, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha espresso, «a nome del governo, solidarietà» alla deputata di Forza Italia Giusi Bartolozzi e alla vicepresidente della Camera, Mara Carfagna.

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