«Esami in aula già a giugno»: Unisalento, c'è un piano

«Esami in aula già a giugno»: Unisalento, c'è un piano
di Maddalena MONGIò
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 10:38
Prove tecniche di normalità: UniSalento ci prova. A partire da giugno gli esami scritti potranno essere in presenza. Continuano ad essere sospese le lezioni e le esercitazioni come pure il ricevimento degli studenti, ma si apre uno spiraglio per il fronte degli esami a partire da quelli di profitto.

Il rettore di UniSalento, Fabio Pollice, con un suo decreto ha dato il via alla possibilità che siano svolti in presenza gli esami «fermo restando la possibilità di garantirne lo svolgimento nel rispetto delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid19 dell'Università del Salento con esclusione degli studenti che, al momento, si trovano fuori dalla Regione Puglia per i quali saranno messe in atto modalità telematiche per lo svolgimento degli esami scritti».

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Dalle parole ai fatti. Il direttore generale di UniSalento, Donato De Benedetto, sta lavorando alla redazione delle linee guida in collaborazione con i direttori degli otto Dipartimenti dell'Ateneo. Il piano operativo è atteso a giorni.
Nei giorni scorsi l'associazione Udu Lecce aveva manifestato dubbi in quanto «discutibili le tempistiche di attuazione di un provvedimento di tale portata che implica una riorganizzazione tale da non poter essere attuata in una manciata di giorni». In considerazione di ciò il portavoce di Udu Lecce, Lorenzo D'Amico, auspica che «l'amministrazione e il corpo docente siano comprensivi e che il passaggio dalla modalità telematica a quella in presenza avvenga in maniera graduale ed organizzata, nel rispetto delle esigenze della comunità studentesca».

Ma, al netto dei dubbi, il lavoro nella stanza dei bottoni di Unisalento prosegue serrato anche perché la novità degli esami di profitto scritti, svolti in presenza, è propedeutico alla ripartenza da settembre che si svolgerà con modalità mista (parte in presenza, parte con teledidattica). Infatti, il ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha previsto due le fasi per la ripartenza degli atenei: una prima riguarda il completamento di questo semestre che si concluderà a luglio e sarà caratterizzato da attività individuali in presenza mentre rimarranno online tutte quelle collettive. Da settembre il modello misto sarà amplificato con attività in presenza adattato alle diverse realtà territoriali tenendo conto dell'affollamento dei diversi corsi di laurea.

UniSalento si è già adattata sin dalla seduta del Senato accademico del 20 maggio scorso quando ha espresso parere favorevole riguardo alle modalità di erogazione dell'offerta formativa per l'anno accademico 2020/21 «che sarà caratterizzata almeno per il primo semestre da una didattica parallela: tutti i corsi del primo semestre partiranno in teledidattica ma, laddove sostenibile, affiancheranno a questa modalità quella in presenza, creando nel contempo gruppi di studio che potranno anch'essi lavorare in presenza sotto il coordinamento dei docenti e nel rispetto di quanto previsto dalle norme di sicurezza attualmente in vigore».

Per quanto riguarda gli esami scritti in presenza, come si diceva, il direttore De Benedetto sta lavorando affinché già a partire dagli appelli di giugno sia possibile questa modalità. I nodi da sciogliere riguardano il distanziamento sociale e, quindi, quanti studenti possono essere accolti in un'aula. Una prima indicazione è stata data dal Comitato tecnico-scientifico dell'Istruzione che, nelle indicazioni, per la ripresa della scuola ha indicato come distanza quella di un metro, compresi gli spazi per il passaggio. La sfida più impegnativa, infatti, è proprio quella della distanza sociale perché investe il problema degli spazi certamente non progettati per stare a distanza di almeno un metro. Lavori in corso, dunque.
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