Vestas si riaffaccia al porto di Taranto per le pale più grandi del mondo

La Vestas produce pale eoliche a Taranto
La Vestas produce pale eoliche a Taranto
di Domenico PALMIOTTI
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 09:46

Il gruppo Vestas si riaffaccia al porto di Taranto e avrebbe intenzione di candidarsi all’acquisizione in concessione della piattaforma logistica. Non è un debutto ma un ritorno. Più di un anno fa, infatti, la società danese, a Taranto presente da diverso tempo con uno stabilimento che costruisce pale eoliche, aveva puntato alla piattaforma, un’opera mai usata. 

La piattaforma fa parte di un set di infrastrutture: ampliamento del quarto sporgente; darsena ad ovest del quarto sporgente; adeguamento e potenziamento della strada dei moli; vasca di colmata per la raccolta dei sedimenti dei fondali del quarto sporgente e della darsena servizi. Nel complesso, si è trattato di un investimento di circa 219 milioni di euro, in gran parte pubblici.

Ma poi sulla piattaforma fu preferita la società Progetto Internazionale 39, nella quale erano presenti anche operatori e capitali cinesi. Progetto Internazionale 39 propose un’attività di servizi alle merci e, dopo una fase iniziale, l’iniziativa si è arenata. Nel senso che alle richieste di garanzie, documentazioni e ulteriori avanzamenti formulati dall’Authority per andare avanti con la concessione e perfezionarla, Progetto Internazionale 39 non ha dato alcun riscontro. E così dalla scelta a favore di Progetto Internazionale 39, che l’Autorità portuale del Mar Ionio, a valle di una prima istruttoria, aveva ufficializzato all’inizio di marzo 2023 - ma la società si era mossa già nell’ultima parte del 2022 -, si è passati alla revoca a settembre. 

L'Authority

«La pratica è stata definitivamente chiusa e archiviata», dicono dall’Authority. «Era stato selezionato il loro progetto, ma erano state date prescrizioni in termini di capitale sociale e, ancora di più, in termini di presenza di soci con i necessari requisiti - così l’Authority rievoca quanto accaduto mesi addietro -. Nella relazione, Progetto Internazionale 39 aveva assicurato che quest’ultima era solo una società di scopo, che avrebbero mutato struttura, e che ci sarebbero stati investitori italiani. Il tempo è trascorso, non lo hanno fatto, non hanno adempiuto a quanto si erano impegnati a fare, e quindi abbiamo respinto e archiviato la loro iniziativa». 

Il bando

Chiuso il capitolo Progetto Internazionale 39, l’Authority si è messa al lavoro ad un bando per riportare l’infrastruttura sul mercato e trovare nuovi, potenziali investitori. Ora ci sarebbero almeno un paio di soggetti interessati alla piattaforma logistica e tra questi appunto la Vestas, la cui istanza, però, non sarebbe ancora giunta all’Authority. Vestas - si apprende da fonti sindacali - starebbe anche rimodulando il suo piano di investimenti che, quando fu fatta la comparazione con Progetto Internazionale 39, fu scartato perché sembra non offrisse adeguate prospettive occupazionali. Capitolo che adesso sarebbe stato rivisto. Vestas userebbe la piattaforma logistica per assemblare e movimentare le sue produzioni nell’eolico e in particolare la nuova pala, attualmente la più grande al mondo, la V236, la cui costruzione sarebbe dovuta cominciare a Taranto nell’ultima parte dell’anno trascorso dopo l’avvio e i test in Danimarca. In realtà, si apprende da fonti sindacali, la nuova attività non è ancora cominciata. C’è stato un rinvio in quanto si starebbero ancora mettendo a punto gli impianti. 
La V236 è comunque un progetto su cui Vestas punta molto. A meta agosto il gruppo ha annunciato che il prototipo installato presso il centro di prova nazionale Østerild nello Jutland occidentale, in Danimarca, ha stabilito il record mondiale per la maggior potenza di uscita da una singola turbina eolica in 24 ore: 363 megawatt-ore. 
«Sette mesi dopo la prova, siamo entusiasti di vedere le prestazioni della turbina a piena potenza con vento continuo forte», ha commentato Jesper Uth, senior director Test e Validation. Ma la V236 e la produzione di pale eoliche in generale sono anche al centro della realizzazione di un nuovo stabilimento Vestas a Stettino, in Polonia. È il secondo insediamento. 
L’inizio delle operazioni è previsto nel 2026, i posti di lavoro diretti saranno più di 1.000 mentre l’occupazione complessiva è calcolata in oltre 2.500 unità. 

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