Pale eoliche lungo la diga di Punta Riso per “alimentare” la logistica nel porto

La collocazione delle pale eoliche e degli spazi per la logistica
La collocazione delle pale eoliche e degli spazi per la logistica
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 10 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 09:51

Una serie di pale eoliche sulla diga di Punta Riso, nel porto di Brindisi, alle quali se ne aggiungeranno altre: a Costa Morena Est ed a Costa Morena Ovest. Così l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale intende alimentare i nuovi servizi dedicati alla logistica agroalimentare all’interno del terminal di sua proprietà ma anche in una parte dei parcheggi attigui.

La discussione sul Piano operativo triennale

È solo uno dei dettagli che emergono dal Piano operativo triennale 2023-2025 che il comitato di gestione dell’Authority sarà chiamato ad approvare il prossimo 19 dicembre. Documento nel quale si legge, tra le altre cose, che l’ente portuale “sta attivamente operando per il miglior coordinamento di funzioni degli scali di sua competenza: un compito necessario, data anche la dimensione e la specificità dei traffici che caratterizzano i due maggiori porti sull’Adriatico pugliese, ovvero quello di Bari e quello di Brindisi. Pertanto, gli scali dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale - funzionalmente adeguati alle crescenti necessità delle varie tipologie di traffici - dovranno diventare sempre di più parti integranti dell’intero apparato di produzione delle due regioni (Puglia e Molise), e delle aree vicine, contribuendo a migliorarne la competitività”.

Il focus sulla logistica

E tra gli interventi previsti nel capoluogo messapico c’è proprio, come accennato, quello di “rifunzionalizzazione di spazi all’interno del terminal di proprietà dell’Autorità, nel porto di Brindisi, introducendo caratteristiche specifiche e servizi in favore della logistica agroalimentare e l’efficientamento della struttura in termini funzionali, formali ed energetici. Saranno dotate dei medesimi servizi specifici anche 20 aree di sosta, con particolare riferimento alle esigenze dei mezzi di trasporto refrigerati. Il fabbisogno energetico sarà soddisfatto mediante l’installazione di impianti di generazione da fonte rinnovabile, principalmente eolica. Verranno installati, infatti, aerogeneratori per una potenza complessiva nominale di 500 KWp (kilowatt picco, ndr), così da garantire l’approvvigionamento energetico del sistema a supporto della logistica agroalimentare da fonte rinnovabile. In via preliminare, le turbine eoliche saranno posizionate nel porto di Brindisi. Gli aerogeneratori saranno posizionati in corrispondenza della Diga Punta di Riso e di Costa Morena Est”. La migliore organizzazione della logistica, “che comporterà una sostanziale riduzione dei tempi di attesa dei mezzi, inoltre, abbatterà sensibilmente le emissioni legate alla disattivazione dei motori endotermici a supporto dei veicoli refrigerati, grazie alla realizzazione di stalli organizzati e attrezzati”.

Un po’ come il cold ironing, ovvero l’elettrificazione delle banchine, in particolare di due approdi a punta delle Terrare, contribuirà a ridurre l’inquinamento consentendo alle navi ormeggiate di non accendere i motori diesel ausiliari usati solitamente per alimentare la rete elettrica di bordo.

Le grandi opere

Oltre alla elettrificazione delle banchine, tra le grandi opere previste per lo scalo messapico, ci sono i lavori di manutenzione e ammodernamento infrastrutture portuali della stazione navale della Marina militare (15,5 milioni di euro); lavori di bonifica e messa in sicurezza area Pol (3,7 milioni); opere di completamento accosti portuali navi traghetto e ro-ro di Sant’Apollinare (35,5 milioni); lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo in materia di sicurezza del terminal “Brindisi” (2,5 milioni). Tra le grandi opere in fase di esecuzione o di affidamento ci sono il primo ed il secondo lotto della cassa di colmata (43 e 23 milioni di euro). “Entrambi i lotti, come noto, andranno a finalizzare - si legge nel Piano operativo - la piastra intermodale esistente mediante l’approfondimento dei fondali e la relativa realizzazione della cassa di colmata”. A questi si aggiungono i 65 milioni di euro per il banchinamento e recupero funzionale della colmata ex British Gas a Capobianco, per il quale è stata avviata la procedura dell’appalto integrato.

La richiesta per i terminal crociere

Infine, si legge nel Pot, “si deve registrare una istanza da primaria compagnia di navigazione per la concessione demaniale marittima di terminal e di aree nei porti di Bari e di Brindisi funzionali alla erogazione dei servizi connessi al traffico crocieristico, quali l’accoglienza, la movimentazione ed il deposito dei bagagli, le attività di safety e security, la manutenzione, i servizi di bar e ristorazione, la comunicazione, il marketing e altro. Tali servizi saranno erogati tramite una società di progetto, che verrà costituita all’uopo dalla stessa compagnia di navigazione”. In caso di concessione dei soli spazi legati alle crociere, “si dovrà dare corso anche ad una procedura concorsuale per la gestione delle stazioni marittime ferry e dei servizi connessi che interessi tutti i porti di sistema con tale tipologia di traffico”.

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