Uso dello stadio Iacovone durante i lavori? Ferrarese frena sull’ok al Taranto calcio

Lo stadio Iacovone di Taranto
Lo stadio Iacovone di Taranto
di Domenico PALMIOTTI
4 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Aprile 2024, 05:00

Il commissario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, frena sulla possibilità che nei prossimi due campionati il Taranto calcio possa giocare allo Iacovone e nello stesso tempo svolgersi i previsti lavori di ristrutturazione dello stadio.

Il precedente via libera

Lo scorso 13 marzo, al termine di una riunione, la società pubblica Sport e Salute, incaricata del progetto, aveva detto che le due cose sarebbero state compatibili. Tuttavia già in quella sede il commissario dichiarò che era Sport e Salute ad assumere tale impegno e che un riscontro certo lo si sarebbe potuto avere solo quando ci sarebbe stato il progetto esecutivo con l’entrata in campo dell’impresa affidataria dei lavori. Inoltre, già prima di quella riunione, Ferrarese aveva manifestato più di una perplessità sulla compatibilità, tant’è che ci si stava muovendo per individuare delle sedi alternative per il Taranto. Ricerca che la dichiarazione fatta da Sport e Salute circa la possibile coesistenza tra partite e ristrutturazione, ha poi frenato.

I dubbi in una lettera

Adesso il commissario scrive al Taranto e al Comune, che lo hanno interpellato sul punto, affermando, secondo una bozza di lettera visionata da Quotidiano, che “l’ipotesi di consentire l’utilizzo dello stadio Erasmo Iacovone nel corso degli interventi di manutenzione straordinaria, rinviene da un primo studio di massima del progettista incaricato, Sport e Salute Srl, illustrato nell’ultimo incontro presso la struttura commissariale alla presenza del sindaco della città di Taranto. Tale ipotesi - rileva Ferrarese - appare di difficile realizzazione in considerazione dei tempi necessari all’espletamento di tutta la procedura di affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione delle opere. Difatti - aggiunge il commissario - non può sottacersi la mancata valutazione in cronoprogramma di slittamenti delle fasi che potrebbero compromettere l’esecuzione degli interventi entro la data dello svolgimento dei Giochi”. “In particolare - si afferma - il progetto di fattibilità tecnica economica in fase di redazione da parte di Sport e Salute, se dovesse contemplare l’ipotesi di garantire lo svolgimento del campionato, avrà un cronoprogramma di esecuzione delle opere non compatibile con possibili ritardi derivanti dall’espletamento delle procedure preliminari all’indizione della gara di appalto (conferenza dei servizi, verifica e validazione del progetto).

A tale criticità, si aggiunga che a conclusione dell’iter dell’affidamento, i professionisti individuati dall’aggiudicatario (differenti da Sport e Salute) redigeranno il progetto esecutivo, avranno l’obbligo di recepire le previsioni del Pfte e del relativo cronoprogramma e competerà a loro la redazione del Piano di Coordinamento di Sicurezza in fase di esecuzione”. Ed è in tale sede che “si procederà alla valutazione dei rischi interferenziali derivanti dalla sovrapposizione dello svolgimento delle partite di campionato con l’attività di demolizioni e ricostruzione oggetto dell’appalto ed è verosimile attendere una rivalutazione dei tempi di esecuzione dell’opera non compatibile con la scadenza dei Giochi del Mediterraneo”.

Le conclusioni

La struttura del commissario, quindi, “ritiene che l’ipotesi di consentire lo svolgimento del campionato di calcio della Società Taranto FC 1927 presso lo stadio Iacovone durante l’esecuzione dei lavori è ardua, non percorribile e potrebbe compromettere la realizzazione delle opere in progettazione nei termini necessari alla svolgimento dei Giochi del Mediterraneo”. In conclusione, vengono invitati il Taranto FC 1927 ed il Comune di Taranto “ad individuare altra struttura ove svolgere i prossimi campionati di calcio”.

La richiesta

È stato il Taranto, lo scorso 27 marzo, a scrivere al sindaco e al commissario, facendo riferimento alle dichiarazioni dell’ad di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, e chiedendo conferma che “per le prossime stagioni il Taranto potrà disputare le gare casalinghe presso l’impianto cittadino in costanza di ristrutturazione e con una capienza stimata in 4.000 posti”. Il Taranto ha chiesto un riscontro entro il 5 aprile, affermando che “la domanda è doverosa anche in considerazione della necessità di definire in tempi brevi le procedure di iscrizione e soprattutto nel dover fornire indicazioni alla Lega di competenza in riferimento allo stadio dove verranno disputate le gare casalinghe”. A Ferrarese ha poi scritto il sindaco Melucci il 28 marzo chiedendo chiarimenti in proposito, “trattandosi di interventi che ricadono nella programmazione di competenza della struttura commissariale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA