Chiarelli: «Contro Fina atto vile e vergognoso»

Gianfranco Chiarelli
Gianfranco Chiarelli
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Giovedì 8 Settembre 2016, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 14:40

Non si spegne l’eco per l’eoisodio che ha visto come vittima il coordinatore dei CoR di San Giorgio Jonico, Gaetano Fina, al quale è stata incendiata l’auto.
Sull’episodio si registra l’intervento dell’onorevole Gianfranco Chiarelli, componente Commissione Giustizia della Camera e coordinatore provinciale di CoR.
«Desta preoccupazione - ammette Chiarelli - il fatto che a opera di ignoti sia stata incendiata l’autovettura di Gaetano Fina, nostro coordinatore cittadino a San Giorgio Jonico. Esprimo, a nome dell’intero Coordinamento provinciale dei Conservatori e Riformisti di Taranto, la massima solidarietà e vicinanza all'amico Gaetano, condannando con forza il vile e vergognoso atto intimidatorio. Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine affinché siano individuati e puniti i responsabili di questo gesto».

Secondo Chiarelli «gli attentati ai politici che con moderazione, abnegazione e impegno continuo (come nel caso di Fina) affrontano i problemi della comunità, fanno il paio con gli attentati agli imprenditori agricoli, locali o che provenienti da altre zone hanno deciso di investire nell’area jonica, e si sono ritrovati ad essere vittime di atti intimidatori come il taglio dei vigneti. Entrambi tali situazioni, gli attentati ai politici e quelli agli imprenditori, meritano un surplus di riflessione da parte degli investigatori e dei magistrati inquirenti e bene ha fatto il prefetto di Taranto, il dottor Umberto Guidato, a convocare nei giorni scorsi il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica. Tale riflessione deve riguardare anche le rappresentanze sociali e istituzionali, per fare in modo che la provincia jonica risponda in modo coerente e unitario e sia capace di tenere ai margini e di assicurare alla giustizia chi cerca di introdurre meccanismi e atti intimidatori nei confronti di chi fa politica e di chi fa impresa».

Il leader dei CoR in provincia di Taranto conclude: «Sono convinto che le forze sane che operano nell’area jonica sapranno evitare e denunciare condizionamenti e infiltrazioni e porre le basi per un nuovo modello di sviluppo che deve avere come punto di riferimento l’agricoltura e il turismo delle zone vocate a tali attività, insieme alla logistica e alla portualità che possono offrire una ripartenza al capoluogo. Sono convinto che forze dell’ordine e magistratura sapranno fare chiarezza sugli attentati e sugli atti intimidatori. Il futuro dipende anche e soprattutto da noi».
 

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