Taranto: stop abbonamenti per i lavoratori. Il Comune va avanti sui parcheggi

Strisce blu a Taranto
Strisce blu a Taranto
di Paola CASELLA
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Domenica 25 Giugno 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:17

 «L’abbonamento per i parcheggi dei lavoratori a 25 euro è un unicum di Taranto che non esiste in nessun’altra città d’Italia, certamente un motivo ci sarà e noi non possiamo ignorarlo. In ogni caso, sono già allo studio variazioni dei piani tariffari che tengano anche conto delle fasce di reddito». 

Le intenzioni del Comune


È quanto ha affermato ieri Mattia Giorno, assessore comunale all’Urbanistica, alle Infrastrutture strategiche e alla Mobilità, spiegando le ragioni per cui l’abbonamento per i lavoratori a 25 euro è inconciliabile con quel rinnovamento di città previsto dal programma “Ecosistema Taranto” che i cittadini hanno votato, riconfermando Rinaldo Melucci nel ruolo di sindaco. Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata, però, approvata una mozione dell’opposizione con cui si impegna sindaco e giunta a ripristinare questi abbonamenti che l’esecutivo aveva eliminato.
«I tarantini - ha detto l’assessore - hanno dimenticato come è nata questa questione: l’abbonamento per i lavoratori lo abbiamo avuto solo a Taranto ed è stato introdotto dal commissario straordinario, superando, a mio avviso, l’ordinaria amministrazione. Con questo non voglio dire che abbia commesso un abuso o un eccesso di potere, perché ha operato nel pieno rispetto delle regole e dei poteri concessi ad un commissario, ma che ha preso una decisione che va ad incidere su una scelta politica di più ampio respiro e che, nel nostro caso, fa saltare il sistema della mobilità».

La mobilità del futuro

Giorno ha poi illustrato i motivi per cui l’abbonamento a 25 euro per i lavoratori non è accettabile: «C’è un sistema che salta rispetto all’equilibrio tra il numero delle auto dei residenti, dei lavoratori e gli stalli che servono ai cittadini che si recano al Borgo per il commercio, il turismo e le attività di ristorazione. È inutile che ci diciamo che il Borgo è il cuore pulsante di tutto questo, come anche la Città Vecchia che è in una fase importante di sviluppo». Giorno a tale proposito ha invitato a fare una riflessione: «Se al Borgo e in Città Vecchia, dove c’è già un numero di parcheggi basso, legato ad uno sviluppo urbanistico del territorio sul quale non si può più intervenire per creare parcheggi, togliamo altri posti auto riservandoli ai lavoratori abbonati, è chiaro che in queste zone non ci sarà più spazio per nessun altro, con grave danno per tutti gli esercizi commerciali.

Abbiamo fatto di tutto per inventarci posti auto in queste aree, non ci sono speranze. Sono in corso ulteriori indagini con Marina Militare e Soprintendenza e tra privati per verificare la possibilità di costruire parcheggi interrati, ma ci vorrà tempo e non è detto che le indagini rispetto alle infrastrutture sotterranee e ai reperti archeologici ne permettano la realizzazione.

Pochi posti e molte proteste dei commercianti

Allo stato attuale la fotografia è che abbiamo pochi posti auto». 
C’è poi una motivazione correlata all’attuazione del programma elettorale: «Se questi posti auto fossero resi saturi dai veicoli dei lavoratori - che giustamente avrebbero un vantaggio a fare un abbonamento per recarsi al lavoro singolarmente con le proprie auto - staremmo tradendo il mandato elettorale. Abbiamo parlato sempre di “Ecosistema Taranto”, di una trasformazione della città con la logica dell’incentivo ad abbandonare il mezzo privato, dello sviluppo della mobilità sostenibile, dell’applicazione delle regole del Pums approvato all’unanimità dal consiglio comunale. Non molto tempo fa i commercianti vennero in consiglio per denunciare il rischio chiusura nel giro di pochi mesi, qualora non si fosse risolto il problema della carenza dei parcheggi. Tra un anno il Borgo potrebbe essere in ginocchio, tra inflazione, aumento dei mutui, aumento dei costi di locazione dei locali, aumento dei costi e difficoltà di approvvigionamento delle materie prime; a questo elenco sarebbe meglio non aggiungere la saturazione dei posti auto, anche perché verranno aperti altri cantieri che toglieranno spazio. Non dimentichiamo poi che Borgo e Città dovranno tener conto dell’applicazione oraria della Ztal e che per arrivarvi ci saranno park and ride a Porta Napoli e a Cimino». C’è poi un altro motivo di preoccupazione: «A causa di tali abbonamenti, inoltre, si abbattono gli incassi di Kyma Mobilità, impedendole così di fare investimenti e di garantire la stabilità dei suoi dipendenti».
L’obiettivo che l’Amministrazione vuole centrare è la realizzazione di una mobilità sostenibile, basata sull’utilizzo di mezzi pubblici, Brt, piste ciclabili, car pooling. Giorno ha ricordato che quest’ultima modalità di spostamento consiste nell’utilizzo a rotazione di uno stesso mezzo privato da parte di più persone. In questa maniera si potranno abbattere drasticamente costi, traffico e necessità di parcheggio. «È un modello - ha spiegato - lanciato dallo stesso Ministero dei trasporti e ricalcato più volte dall’Unione Europea». 

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