I veri tifosi contro i “furbetti dell'abbonamento”. E il Brindisi Football Club cerca soluzioni

L'ultima partita casalinga del Brindisi Calcio allo stadio Fanuzzi
L'ultima partita casalinga del Brindisi Calcio allo stadio Fanuzzi
di Lucia PEZZUTO
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:52

Vestono firmato e si atteggiano a viveur ma la domenica la partita di calcio della loro “squadra del cuore” la vogliono vedere a scrocco.

La denuncia del presidente

Sono i furbetti dello stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi, quelli che il presidente della società biancazzurra , Brindisi Football Club, Daniele Arigliano, non ha esitato a denunciare sulla pagina Facebook: «Lanciano da sopra i muri di cinta, da sotto le porte o peggio facendo portare fuori a qualcuno 5/6/7 abbonamenti che già avevano usufruito dell’ingresso».

Un fenomeno non nuovo

In realtà per quanto tutto questo faccia indignare, la vicenda era già nota da tempo e pare che quanto messo in luce dal presidente Arigliano sia una pratica più che collaudata. «Da tifoso non posso che essere indignato ma vi assicuro che questa è una piaga vecchia» dichiara Alessandro Caiulo, tifoso storico del Brindisi Calcio. «Frequento lo stadio dal 1971- racconta- ero solo un bambino ed all’epoca era mio padre ad accompagnarmi.

La fede calcistica è insita in me. La società più volte ha provato a contrastare questo fenomeno, una volta di comune accordo con la Siae, ha cambiato il colore dei biglietti ventiquattro ore prima dell’incontro. Il giorno dopo non avete idea di quanti biglietti fasulli ci fossero in giro».


Vip solo all'apparenza

Il problema segnalato dal presidente Arigliano sembra sia circoscritto maggiormente alla tribuna, quella centrale, quella in un certo senso vip. Emblematico è il passaggio nel quale Arigliano li descrive «con in mano rigorosamente iPhone, ai piedi Alexander McQueen e al polso obbligatoriamente Rolex (sicuramente falso)». Atteggiamenti che sfiorano il ridicolo se si pensa che poi utilizzano e riutilizzano gli abbonamenti degli altri per risparmiare quella decina di euro del biglietto. «Penso che la cosa più brutta che ho sentito dire- spiega Caiulo- proprio allo stadio da queste persone sia stato: non basta, vengo allo stadio e devo pure pagare. Queste persone meritano di stare a casa».

Il nodo dei controlli

Ma se i furbetti la fanno franca un po’ della responsabilità è anche di chi, forse, non esegue gli opportuni controlli all’ingresso. Ne è convinto Giuseppe Mele che, come Alessandro Caiulo, segue da anni il calcio cittadino. «Assisto alle partite del Brindisi da sempre ed ho continuato a seguirlo - sottolinea - anche quando era in Prima categoria. Non ci smentiamo mai, Arigliano sta facendo tanto, ma i brindisini che si comportano così non mostrano certo la loro lealtà. Ma una cosa è da sottolineare: quando una persona si presenta con l’abbonamento chi è addetto alla sicurezza dovrebbe controllare il documento d’identità, del resto l’abbonamento è nominativo. Evidentemente se tante persone entrano con questo escamotage il documento non viene controllato». Ad onore di logica la riflessione di Mele non appare ai più affatto sbagliata. Controlli più stringenti potrebbero garantire l’ingresso corretto degli spettatori, i paganti veri. «La tribuna centrale - ribadisce - è uno scandalo. Qui molte persone si atteggiano ma utilizzano i biglietti omaggio per risparmiare. Io stesso ho visto come si passano l’uno con l’altro lo stesso abbonamento. Penso che il controllo dei documenti e finanche l’uso dei tornelli, per quanto non sia previsto, potrebbe arginare il problema».

Le contromisure allo studio

La socità, ad ogni modo, sta studiando una soluzione. Allo stesso tempo, tuttavia, il presidente chiarisce di avere assoluta fiducia nei confronti dell'agenzia Top Service Agency che gestisce gli ingressi. La prima ipotesi, vagliata già nella giornata di ieri dai dirigenti della società, è quella di far ristampare tutti gli abbonamenti, con un modello diverso. Di fatto, la contromisura potrebbe essere la seguente: un abbonamento in carta (e non plastificato, come al momento) con delle partite da “smarcare” (probabilmente con una obliteratrice) quando il titolo viene utilizzato. L’alternativa è quella di utilizzare una lista con i documenti d’ingresso degli abbonati, anche questi da smarcare. Di certo, però, il Brindisi troverà una soluzione diversa per evitare che i “furbetti dell’abbonamento” possano farla franca ancora una volta.

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