Taranto, sabato il consiglio decide sulla sfiducia al sindaco Melucci

Il municipio di Taranto
Il municipio di Taranto
di Paola CASELLA
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 07:07

È convocata per il prossimo sabato, il 3 febbraio alle 16, la seduta del consiglio comunale in cui sarà discussa e votata la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.

Chi ha firmato

L’iniziativa è stata promossa dai consiglieri civici di opposizione Luigi Abbate (Taranto senza Ilva) e Massimo Battista (Una Città per cambiare Taranto) e sottoscritta dai colleghi Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (Fratelli d'Italia), Francesco Battista (Lega), Walter Musillo, Francesco Cosa e Mimmo Festinante (Svolta Liberale), Massimiliano Di Cuia (Forza Italia) e Antonio Lenti (Europa Verde), Vincenzo Di Gregorio e Lucio Lonoce (Pd) e Gianni Liviano (Demos). Il consigliere Mario Odone (Movimento 5Stelle) e Luca Contrario (Una Strada diversa) non hanno firmato la mozione, ma hanno assicurato il loro voto favorevole in aula. 
Per mandare a casa Melucci occorrono 17 voti, ma al momento a votare sfiducia saranno solo in 15. Si attende di capire adesso cosa faranno il 3 febbraio in aula il presidente del consiglio Piero Bitetti e la consigliera Stefania Fornaro che sono ancora in Con, forza politica che è passata all’opposizione. I voti decisivi sono, dunque, proprio quelli dei due consiglieri, anche perché sembra difficile che i loro colleghi di Italia Viva Massimiliano Stellato e Carmen Casula possano sfiduciare Melucci, anche alla luce delle postazioni che avrebbero ottenuto nelle Partecipate, attribuite a persone che, come avrebbe chiesto loro il sindaco, non sarebbero dovute essere facilmente riconducibili a loro né iscritte ad Italia Viva, visto che ufficialmente il partito di Renzi sarebbe stato fuori dalla maggioranza.

Gli indecisi

Bitetti e Fornaro dovranno ora sciogliere la riserva e dire se intendono fare da stampella a Melucci e alla sua nuova maggioranza, perdendo il simbolo di Con, oppure se passare all’opposizione e votare la sfiducia. Il presidente del consiglio comunale Bitetti incontrerà a breve i vertici di Con per comunicare le proprie intenzioni. Nei giorni scorsi Stefania Fornaro in un’intervista ha detto che avrebbe deciso il da farsi al rientro di Bitetti che era fuori città. La consigliera dovrà, infatti, dire al sindaco se accetta o meno di entrare direttamente nell’esecutivo o se propone una figura di propria fiducia o ancora se passa all’opposizione.  Tutto ciò dovrebbe avvenire prima del 3 febbraio, perché quando si arriverà in aula i giochi politici saranno ormai fatti. Il destino politico di Rinaldo Melucci è, dunque, nelle mani di Bitetti e Fornaro. Intanto, ieri il sindaco si trovava per la vicenda Ilva a Roma, dove avrebbe incontrato anche il ministro Raffaele Fitto di Fratelli d’Italia. Nelle prossime ore il primo cittadino dovrà nominare altri due assessori. Uno potrebbe essere appunto Stefania Fornaro, l’altro il consigliere Paolo Castronovi che accetterebbe, però, a titolo personale perché il Psi è all’opposizione. 
Qualora la prima entrasse in giunta in aula prenderebbe il suo posto Vittorio Mele, mentre a Castronovi subentrerebbe Edmondo Ruggiero. 

La convocazione di oggi


Intanto, è convocato per oggi alle 12 il consiglio comunale in modalità question time. Sono 18 i punti all’ordine del giorno, tra cui la mozione, presentata lo scorso agosto dal consigliere Liviano, sull’emergenza rifiuti in città. 
Si discuterà poi dell’intervento urgente presentato dal consigliere Vietri sull’accertamento Tari agli esercenti e di quello proposto dal consigliere Massimo Battista sulla procedura Kyma relativa a 57 lavoratori.

All’attenzione dell’aula anche l’interrogazione del consigliere Odone sulla vicenda giudiziaria relativa agli appalti cimiteriali e l’interrogazione di Vietri e Toscano sull’area mercatale a Lama-San Vito.  

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