Sfiducia a Melucci, sulla mozione dubbi sui consiglieri di Con

Sfiducia a Melucci, sulla mozione dubbi sui consiglieri di Con
di Paola CASELLA
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 11:30

Si apre oggi una settimana importante per il Comune di Taranto. Il sindaco Rinaldo Melucci dovrebbe procedere alla nomina di due assessori, un uomo ed una donna, e dei componenti del consiglio di amministrazione di Kyma Servizi Infrataras. 

I numeri

Il primo cittadino non aveva completato la composizione della sua squadra, al fine di verificare la possibilità di un chiarimento con il Partito democratico. Trascorsi, ormai, diversi giorni e preso atto della situazione di stallo nel rapporto con il suo ex partito, Melucci dovrebbe adesso procedere alle nomine. Il sindaco attende innanzitutto di sapere dalla consigliera comunale Stefania Fornaro se è disponibile a rivestire il ruolo di assessore. Nelle scorse settimane le aveva già proposto l’assessorato all’Ambiente, ma la consigliera aveva rifiutato. L’offerta, però, dovrebbe essere ancora valida e quindi la consigliera in teoria potrebbe cambiare idea ed accettare o indicare il nome di una persona che la rappresenti. Stefania Fornaro nei giorni scorsi ha dichiarato di attendere il rientro del presidente del consiglio comunale Pietro Bitetti per valutare insieme il da farsi. Entrambi, infatti, dovranno decidere se passare all’opposizione, come chiede loro il movimento Con, o restare in maggioranza a sostegno del sindaco Melucci. In tal caso, però, dovranno rinunciare al simbolo Con ed accettare a titolo personale. Curiosamente, Fornaro non ha detto di doversi confrontare con il suo gruppo. 
Qualora Fornaro decidesse di diventare assessore entrerebbe al suo posto in consiglio l’ex consigliere Vittorio Mele. Dopo l’attribuzione di un assessorato ad una donna, potrebbe entrare in giunta il consigliere Paolo Castronovi, mentre in consiglio al suo posto scatterebbe Edmondo Ruggiero. Bitetti dovrà, inoltre, fissare la data in cui il consiglio comunale dovrà esprimersi sulla mozione di sfiducia presentata dai consiglieri civici di opposizione Luigi Abbate di Taranto senza Ilva e Massimo Battista di Una Città per cambiare Taranto e firmata in tutto da 13 consiglieri: Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano di Fratelli d'Italia, Francesco Battista della Lega, Walter Musillo, Francesco Cosa e Mimmo Festinante di Svolta Liberale per Taranto, Massimiliano Di Cuia di Forza Italia, Antonio Lenti di Europa Verde), Vincenzo Di Gregorio e Lucio Lonoce del Pd, Gianni Liviano di Demos. A questi 13 voti in aula dovrebbero aggiungersi i voti dei consiglieri Mario Odone del Movimento 5Stelle e Luca Contrario di Una Strada diversa che, però, non hanno firmato la mozione. Per sfiduciare il sindaco occorre arrivare a 17 voti
Mancano, dunque, all’appello due consiglieri che, però, sulla carta ci sono, visto che Bitetti e Fornaro attualmente sono di Con, forza politica che è passata all’opposizione. Il gruppo Con ha perso già due consiglieri, Goffredo Lomuzio e Giuseppe Fiusco, che sono stati espulsi quando hanno votato a favore del bilancio di previsione contro l’indicazione della loro forza politica di riferimento. È andata meglio finora a Piero Bitetti e Stefania Fornaro, perché, benché contro le indicazioni di Con, sul documento di programmazione si sono astenuti. 
Il sindaco potrebbe poi nominare alla guida di Infrataras l’ex consigliere comunale Emanuele Di Todaro, che accetterebbe a titolo personale, considerato che il Pd è all’opposizione.

Tra i componenti del consiglio di amministrazione della stessa Partecipata potrebbe trovare spazio l’ex consigliere comunale Cataldo Fuggetti, vicino ad Italia Viva.

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