Scosse in Regione, Emiliano avvisa: «Con-Sinistra? È solo un equivoco

Scosse in Regione, Emiliano avvisa: «Con-Sinistra? È solo un equivoco
di ​Alessandra LUPO
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Sabato 7 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:47

«L’incidente è già chiuso e l’incontro sarà solo con il gruppo di “Con”». Michele Emiliano taglia corto sulle tensioni delle scorse ore tra i civici della sua lista e l’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, attaccata frontalmente sui tempi (e le modalità) del Pear. Il Piano energetico ambientale Regionale è lo strumento di pianificazione strategica con cui la Regione Puglia programma ed indirizza gli interventi in campo energetico sul territorio regionale. Uno strumento in attesa di aggiornamento da molti anni e che alla luce delle mutate condizioni del mercato energetico, della legge sulle compensazioni ancora in bilico ma soprattutto dell’arrembaggio dell’eolico off-shore sulle coste pugliesi è diventato sempre più urgente. In ballo infatti c’è la localizzazione degli impianti, su cui la Regione dovrà fornire una mappatura. 

La parole del presidente della Regione


«C’era solo un fraintendimento - chiarisce Emiliano -: il gruppo di Con non era a conoscenza che il Pear è già pronto e che stiamo solo decidendo se debba contenere già l’indicazione delle aree idonee o se queste ultime debbano essere individuate in un atto separato». Il tentativo del presidente sembra insomma quello di ricomporre la frattura, tanto più che questa volta coinvolge tre assessori: l’assessora tecnica Maraschio e i due assessori di Con, Delli Noci e Lopane.
Le tensioni non riguarderebbero la lotta per le postazioni, tanto più che le spinte pianificatrici dei civici erano già state soddisfatte scorporando l’Urbanistica dall’assessorato Maraschio per affidarla a Stefano Lacatena. Quanto piuttosto la volontà dei civici emilianiani di affermare la propria autonomia e autorevolezza all’interno dell’ente. 
E nel contempo tentare di forzare la visione a tratti ritenuta troppo radicale dell’assessora vendoliana con il rischio che le stesse politiche ambientali propagandate in lungo e largo da Emiliano non trovino un riscontro evidente nelle scelte dell’ente.

Maraschio, che nelle scorse settimane aveva portato a casa la mezza vittoria del ripensamento della giunta (e del Pd) sulla legge che tutela le dune, per ora non replica e nemmeno lo fa il suo partito, Sinistra Italiana, che aspetta la riunione con Emiliano per capire se lo strappo sarà (nuovamente) risanato. 

Le tensioni


Ma le tensioni in Regione non si esauriscono di certo al rapporto, da sempre controverso, con il partito di Nichi Vendola ma interessano l’intera coalizione e ignorarle diventa sempre più difficile. Se “Con” se la prende con Maraschio, infatti, il Pd ha il dente avvelenato contro Azione, che gode dei privilegi (e delle postazioni) dello stare in maggioranza senza figurarvi ufficialmente e senza quindi dover sottostare ad alcuna concertazione con le altre forze. Una situazione che nell’ultimo Consiglio ha visto prima slittare la legge sulle compensazioni energetiche per il mancato accordo tra l’assessore Alessandro Delli Noci e il commissario di Azione Fabiano Amati e poi impallinare anche da sinistra la legge per la riduzione delle liste d’attesa dello stesso Amati.
La questione è stata al centro di diversi incontri dei Dem, i quali hanno chiesto a Michele Emiliano un incontro chiarificatore che però «per ora non è previsto» replica laconico il presidente, intanto alle anche con l’accerchiamento del suo altro assessore tecnico, Rocco Palese, bersagliato sulle liste d’attesa e braccato sul piano delle assunzioni. La posizione dell’assessore alla Salute, che notoriamente condivide le responsabilità del settore con il capo del dipartimento Montanaro, è finita più volte nel mirino. E appena una settimana fa si era sparsa la voce che la delega fosse “in bilico”. 
In tutto ciò le intenzioni di Emiliano sono ancora tutte da chiarire e dovranno tenere conto degli equilibri sui territori che intanto prendono via via sempre più forma. 

Le commissioni 


In attesa che la situazione si chiarisca, un altro passaggio chiave dovrà essere quello delle commissioni, che continuano a funzionare pur essendo scadute da giugno. Anche qui, dove avere rinviato il problema per mesi, fino a scatenare l’ira delle minoranze in aula, la presidenza ha sollecitato i gruppi a fornire i nomi dei membri delle sette diverse commissioni consiliari entro il 17 di ottobre, giorno della prossima seduta dell’assemblea. Il braccio di ferro nei gruppi di maggioranza è già partito. Per la Bilancio Lucia Parchitelli potrebbe ambire al posto di Fabiano Amati. La commissione Affari Generali di Antonio Tutolo sarebbe in bilico per le spaccature su Foggia, dove si vota tra due settimane e altre sorprese potrebbero arrivare. 
Per quella data inoltre potrebbero arrivare in Consiglio alcune delle leggi annunciate dal Pd: da quella sull’omotransfobia alle Pari opportunità, fino al Salario Minimo e una proposta sul Super Bonus. Ma resta ancora l’incognita sulle compensazioni energetiche e una lunga coda di leggi mai discusse che aspettano.
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