Colpisce la moglie alla testa con lo smartphone davanti alla bimba di tre anni, lei scappa da un parente e si salva

Colpisce la moglie alla testa con lo smartphone davanti alla bimba di tre anni, lei scappa da un parente e si salva
di Mario DILIBERTO
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Martedì 2 Aprile 2024, 07:24 - Ultimo aggiornamento: 20:44

Ha aggredito la moglie in preda alla gelosia, a Taranto. E al culmine della rabbia l'ha colpita alla testa usando come arma il cellulare della donna. Il tutto sotto gli occhi della figlioletta di soli tre anni. A quel punto la vittima si è data alla fuga, sanguinando copiosamente dal capo, dopo aver preso in braccio la piccola. Si è rifugiata da una parente che abita nelle vicinanze e ha chiesto l'intervento della Polizia.
Gli agenti sono arrivati subito sul posto e hanno bloccato il responsabile, che avrebbe ammesso di aver colpito la vittima, e lo hanno allontanato dall'abitazione coniugale. Misura che è stata confermata ieri mattina dal gip Alessandra Rita Romano dopo l'udienza di convalida, nel corso della quale il marito violento è stato assistito dal suo difensore, l'avvocato Antonio Mancaniello. È stata una Pasqua davvero da dimenticare per la malcapitata tarantina che ha dovuto fare i conti con la violenta aggressione del coniuge.

Il movente: la gelosia

Alla base della turbolenta vita coniugale, stando a quanto raccontato dalla donna, ci sarebbe la morbosa gelosia dell'uomo che si sarebbe manifestata da quando la donna ha cominciato a lavorare.
L'altro giorno a scatenare la rabbia del 38enne tarantino sarebbero stati alcuni messaggi ricevuti dalla moglie sul suo telefono cellulare. Quegli sms lo avrebbero reso furioso.
Avrebbe perso le staffe e si sarebbe scagliato sulla donna, senza preoccuparsi della presenza della figlioletta. Al culmine del diverbio, avrebbe afferrato il cellulare della donna e con quell'arma avrebbe colpito con forza la donna alla testa, procurandole una vistosa ferita. La vittima a quel punto si è data alla fuga dopo aver preso in braccio la figlia. Si è diretta a casa di una parente che abita a poca distanza. La familiare l'ha accolta ed è scattata la richiesta di aiuto alla Polizia. All'arrivo degli agenti è stata la stessa familiare a raccontare di essersi trovata davanti agli occhi una scena terribile. La vittima sarebbe arrivata a casa sua sanguinando abbondantemente da quella ferita alla testa, con la bimba in braccio anche lei sporca di sangue. Dopo essere stata soccorsa in ospedale la donna ha formalizzato la denuncia ai poliziotti. Ha parlato della gelosia dell'uomo che già in passato aveva innescato litigi, ma ha anche aggiunto che il marito non l'aveva mai picchiata fino all'altro giorno. Per questo, nonostante i diverbi, non aveva ritenuto necessario rivolgersi alle forze dell'ordine. Alla luce di quanto emerso, il gip Romano ha disposto la misura dell'allontanamento dell'indagato dalla casa coniugale e ha disposto il divieto per il marito di avvicinarsi ai luoghi frequentanti dalla moglie e al suo posto di lavoro. Per lui l'obbligo di stare almeno a 500 metri dalla donna.
 

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