I progetti del delegato soprintendente Angelo Michele Raguso: valorizzare il convento di Sant'Antonio

Il soprintendente Angelo Michele Raguso
Il soprintendente Angelo Michele Raguso
di Francesca RANA
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:02

Una migliore fruibilità al Convento di Sant'Antonio sarà il primo pensiero sulla scrivania di Angelo Michele Raguso, di recente nominato delegato soprintendente, con un'esperienza trentennale accumulata nelle precedenti configurazioni della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, con uffici a Taranto, Olbia e Venezia, e competenze di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio in provincia di Taranto. Il direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca, appena è definitivamente terminato l'incarico di Barbara Davidde a gennaio, ha avocato a se la direzione e delegato il funzionario archeologo subacqueo, restauratore e conservatore, conferendogli il compito di portare avanti le attività in corso, fino all'individuazione di un nuovo dirigente soprintendente, tramite il corso-concorso nazionale.

I progetti

I progetti conclusi, avviati o in previsione, sono citati nel bilancio triennale pubblicato sul sito internet, www.patrimoniosubacqueo.it, ed a breve potrebbero partire incontri con scrittori: «Sono stato delegato a garantire la funzionalità della struttura - risponde il delegato soprintendente Raguso, incontrato nella sede di città vecchia al Convento di San Domenico, in via Duomo - intanto, penso di potenziare la fruibilità del Convento di Sant'Antonio - seconda sede, in via Viola - organizzando una serie di conferenze con autori, tipo Gianrico Carofiglio, Maurizio Molinari, Luciano Violante, fra aprile e giugno, perché il monumento merita fruizione e conoscenza». La mostra “Recuperati dagli abissi” sarà visitabile fino a fine giugno e prolungata e, sempre al Convento di Sant'Antonio, si avvia forse verso la conclusione e la consegna il pon, programma operativo nazionale Fesr 2014/2020: «Avevo proposto - racconta - di farlo diventare un centro culturale di riferimento, avendo lì depositi, biblioteca, laboratorio di restauro, ex Croce Rossa ed ex Braccio Femminile. Questi edifici sono stati oggetto di restauro finalizzato alla realizzazione di una foresteria. La sede deve essere aperta agli studiosi. I materiali devono passare nei depositi ed essere restaurati, vissuti, goduti, studiati, esposti in mostre temporanee, di 6 mesi, possibilmente itineranti, all'estero». I lavori riguardano: foresteria aperta a 12 studenti, italiani o stranieri, tutor e soprintendente; edificio dedicato all'archeologia subacquea nell'ex Braccio Femminile, con materiali di provenienza subacquea e laboratori dedicati; aule ed aree espositive (realizzate con i fondi per l'efficientamento energetico).

In dirittura d'arrivo

Tra i progetti in dirittura di arrivo si segnalano tre cantieri: la prossima settimana, le trattative negoziate con le società di archeologia e scavi al Castello Aragonese, tra i “Grandi Progetti Beni Culturali”; in contemporanea, il “Viadotto a Masseria Vicentino”, a Grottaglie, (fondi Pnrr); subito dopo, restauro e valorizzazione all'Acquedotto del Triglio.

Il pon sul Parco Archeologico di Saturo, invece, dovrebbe essere finalmente concluso a giugno: «Se tutta l'area ci viene consegnata quest'estate - precisa - sin d'ora stiamo facendo valutazioni perché venga fruita agevolmente, affidandola ad una cooperativa o al Comune di Leporano». Oltre a seguire istruttorie e coordinarsi con le sorveglianze archeologiche di lavori pubblici, compete alla stessa Soprintendenza tutelare il paesaggio ed alla loro attenzione è arrivata la questione di alcuni lecci antichi abbattuti in via Di Palma: «Ho inviato una richiesta di informazioni al Comune - afferma - ci hanno risposto. Quegli alberi erano pericolanti ed hanno dovuto metterli in sicurezza, perché un flusso maggiore di persone frequenterà i Baraccamenti Cattolica. Ci hanno inviato relazioni di agronomi forestali». La procedura, in un'area di interesse storico, avrebbe imposto di chiedere alla Soprintendenza l'autorizzazione all'abbattimento, tuttavia quando prevalgono questioni di sicurezza e gli alberi sono malati il comune potrebbe procedere direttamente. Il delegato soprintendente, originario di Marina Franca e appassionato di Taranto, dovrà coordinare il suo ruolo di comandante di “Amphitrite”, il catamarano acquistato grazie al progetto ministeriale omonimo - sui parchi marini digitali a Portofino, Capo Testa/Punta Falcone, Baia, Isole Tremiti e Capo Rizzuto - e le attività sulla terra ferma. Non si potrà lavorare su progetti nuovi, perché si preannuncia l'entrata in vigore di una ulteriore riorganizzazione ministeriale, con ritorno a 4 dipartimenti, soppressione di segretariati e possibili ripercussioni sulle soprintendenze, in attesa di passare le consegne al soprintendente effettivo, forse entro l'autunno.

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