Abbandonato vicino ai cassonetti: la madre è indagata. Può ripensarci entro sette giorni

Abbandonato vicino ai cassonetti: la madre è indagata. Può ripensarci entro sette giorni
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Agosto 2023, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 19:59


l futuro di Lorenzo passa dai prossimi dieci giorni. Perché la mamma che lo ha abbandonato sabato mattina nei pressi dei cassonetti della spazzatura in via Pisanelli, a Taranto, per legge, può ancora riconoscere il figlio, trovato e salvato dai passanti l'altra mattina nella strada del centro. 

La madre ricoverata


La giovane georgiana, infatti, dopo essere stata identificata dagli investigatori della squadra Mobile della Polizia con una indagine condotta a tempo di record, è ricoverata nello stesso ospedale in cui si trova il bimbo. E' indagata per abbandono di minore aggravato.

Stanno entrambi bene e sono sotto osservazione per monitorare possibili conseguenze del parto avvenuto in casa.

Sono a poche centinaia di metri l'uno dall'altro, ma non si sono incontrati.


La giovane è molto provata dalla situazione complicata in cui si è trovata e che l'ha spinta a scegliere di abbandonare il bambino dato alla luce al termine di una gravidanza condotta sotto controllo. La notte di sabato, poco dopo aver partorito, ha deciso di lasciare il bimbo vicino ai cassonetti. È certo che non fosse a conoscenza della possibilità di poter partorire in ospedale in totale anonimato e di poter rinunciare al bimbo in maniera assolutamente legale.
Nel nostro Paese è giunta la scorsa primavera e conosce pochissimo l'italiano, preferendo esprimersi in un inglese non sempre comprensibile. In città ha trovato un lavoro con il quale, stando a quanto si è appreso, continua ad aiutare la famiglia che è rimasta nella sua Patria.

Un peluche nel fagotto

Una situazione troppo complicata che ha finito per schiacciarla. Così dopo il parto naturale ha lavato il figlio e lo ha risposto in una coperta pulita. Nel fagotto che poi ha lasciato vicino alla spazzatura, ha infilato un asciugamano pulito e persino un pannolino nuovo di ricambio. Il tutto insieme ad un peluche. Avrebbe anche nutrito il neonato, poco prima di abbandonarlo. Piccoli gesti con i quali la mamma ha comunque accudito quel bimbo che voleva fosse trovato e salvato.


Ora, dopo essere stata identificata, potrebbe valutare anche di riconoscere il figlio. Come si è accennato, la legge le consente di farlo entro dieci giorni dalla nascita, da oggi quindi la giovane donna ha sette giorni per riflettere. Più di qualcuno si sarebbe fatto avanti per aiutarla nel caso decidesse di crescere il figlio. Le autorità italiane sono state contattate anche dall'ambasciata della Georgia per valutare come supportare la ragazza. Ad ogni modo, anche in caso di riconoscimento la situazione resterebbe all'attenzione dei giudici minorili.
Se la giovane non dovesse riconoscere il figlio, una volta trascorsi i dieci giorni, la procura minorile, guidata dal procuratore Antonella Montanaro può avviare il procedimento per dichiarare lo stato di abbandono e la conseguente adottabilità del neonato.
Una strada che viene percorsa sempre sotto la vigilanza del Tribunale e facendo riferimento ad un elenco già esistente di coppie già ritenute idonee per l'adozione. Tra queste potrebbe quindi essere individuata quella per l'eventuale preaffido.

© RIPRODUZIONE RISERVATA