Litiga con i medici e non va più a fare la dialisi: lo convince la polizia/L'Asl: dialogo pacato tra le parti

Litiga con i medici e non va più a fare la dialisi: lo convince la polizia
Litiga con i medici e non va più a fare la dialisi: lo convince la polizia
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Martedì 30 Maggio 2023, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 14:08

Aveva deciso di non sottoporsi alla dialisi per alcune incomprensioni con il personale medico. Ma è stato convinto dalla Polizia che è riuscita a farlo ragionare e a convincerlo sulla priorità per la propria salute. Gli agenti della Sezione Volante, impegnati nei loro consueti servizi di controllo del territorio, sono stati allertati dai sanitari del Centro Dialisi dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto perché uno dei loro pazienti non si era presentato alla programmata seduta di dialisi, con il serio e fondato pericolo per la sua salute.

Cosa è successo

I poliziotti hanno raggiunto così il domicilio del paziente dializzato il quale, nonostante l’insistenza di alcuni parenti, era fermamente deciso a non recarsi in ospedale a causa – a suo dire – di pregresse incomprensioni con il personale medico.

Così, è iniziata una paziente e complicata opera di persuasione dei poliziotti che, con il passar dei minuti, sono riusciti pian piano ad instaurare un rapporto di fiducia nei confronti dell’uomo tanto da convincerlo circa l’importanza di sottoporsi a quella terapia “salvavita”.

Il paziente, convinto dagli agenti della Squadra Volante, ha deciso, accompagnato dai familiari, di recarsi presso il Centro Dialisi e, dopo un colloquio con i sanitari, si è sottoposto finalmente alla terapia prevista. I poliziotti, hanno aver ripreso la loro normale attività di controllo del territorio per poi fare una sorpresa al loro “assistito”, facendogli visita nel reparto ed assicurandosi che il tutto si fosse risolto per il meglio.

Le precisazioni dell'Asl

«In merito a quanto riportato dagli organi di stampa circa un episodio di rifiuto della dialisi avvenuto il 29 maggio scorso presso il Presidio ospedaliero centrale “S.S. Annunziata” di Taranto, è necessario, nel rispetto e nella tutela del paziente, esporre alcuni aspetti per evitare possibili distorsioni interpretative sulla informazione fornita.

In primo luogo, negli articoli giornalistici è stato omesso che il paziente, oltre al trattamento dialitico, avesse rifiutato da diversi giorni ogni forma di terapia e che la sospensione di alcuni farmaci poteva essere causa dell’anomalo atteggiamento da egli assunto. In secondo luogo, i medici del S.S. Annunziata, come è prassi consolidata in virtù di una proficua e rispettosa collaborazione istituzionale, hanno allertato le forze di polizia perché il paziente, malgrado i tentativi telefonici di convincerlo effettuati in concerto con i familiari dello stesso – sempre presenti e collaborativi, si rifiutava di recarsi dal domicilio presso il Centro Dialisi, esponendosi così a un grave rischio di vita. Appena condotto al Centro Dialisi, il paziente è stato convinto, con la collaborazione congiunta dai presenti, a iniziare e a continuare regolarmente il trattamento dialitico. Non si è verificata, quindi, alcuna forma di conflittualità: piuttosto, una volta che il paziente ha raggiunto l’ospedale si è cercato di affrontare una difficile condizione di disagio con il semplice pacato dialogo tra le parti.

Questo è quanto dovuto per delineare quanto accaduto, seppur, nel rispetto dei pazienti, non è consuetudine degli operatori sanitari rendere di pubblico dominio quelli che sono i disagi sanitari delle persone in carico, poiché si preferisce operare nella discrezione e nel rispetto delle fragilità di ognuno».

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