Ex Ilva, Timmermans a Taranto: «Sono padre e nonno, nemmeno un bimbo può essere sacrificato per lo sviluppo»

Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans partecipa al teatro comunale Fusco di Taranto a un dialogo con i cittadini sulla transizione verde in città

Ex Ilva, Timmermans a Taranto: «Sono padre e nonno, nemmeno un bimbo può essere sacrificato per lo sviluppo»
​Ex Ilva, Timmermans a Taranto: «Sono padre e nonno, nemmeno un bimbo può essere sacrificato per lo sviluppo»
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Lunedì 15 Maggio 2023, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 15:26

«A Taranto possiamo dimostrare che ci può essere un acciaio pulito nel futuro, che è possibile il lavoro pulito, che c'è la possibilità di proteggere l'ambiente e a migliorare l'ambiente e allo stesso tempo di creare lavoro». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, partecipando al teatro comunale Fusco di Taranto a un dialogo con i cittadini sulla transizione verde in città e nella Regione Puglia. L'incontro è moderato dalla giornalista di Sky TG24, Liliana Faccioli Pintozzi.

«Per me Taranto - ha aggiunto Timmermans - sarebbe una città simbolica per dimostrare questa realtà perchè quando noi parliamo di neutralità climatica 2050 è bello, ma dobbiamo fare delle azioni adesso.

E per avere il sostegno della cittadinanza dobbiamo dimostrare che siamo capaci a risolvere questi problemi e creare lavoro sostenibile e credo veramente che sia possibile qui a Taranto».

«Io sono padre e sono nonno. Io non voglio sacrificare nemmeno un bambino per lo sviluppo economico. Le tragedie che avete vissuto qui a Taranto sono tante e per questo voglio puntare su questa città. È per questo che dall'inizio del mio mandato ho parlato ogni mese di Taranto, ma non bisogna porre fine alla produzione industriale. Noi dobbiamo avere la forza di ripensare la nostra industria, non di eliminare l'industria ma dare all'industria un futuro sostenibile e chiedo a tutti di aiutarci a farlo». Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, rispondendo a un intervento del portavoce dell'associazione "Genitori Tarantini", Massimo Castellana, sull'ex Ilva nel corso di un «dialogo con i cittadini» al teatro comunale Fusco di Taranto sul tema della transizione verde.

Emiliano: va costruito un sistema che non uccida la gente

«Se la Repubblica Italiana decide di chiudere l'acciaieria, certamente Timmermans non può opporsi a questa decisione. Se, viceversa, la Repubblica italiana decide che questa acciaieria deve rimanere aperta, è pacifico che va cambiata la tecnologia e va costruito un sistema che non uccida la gente e che quindi ci consenta di produrre acciaio senza inquinamento. Questa cosa è possibile tecnologicamente, non lo dico io ma lo dice l'Ue, lo dice Timmermans e personalità del mondo della scienza».

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Taranto per incontrare il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Frans Timmermans, impegnato al teatro Fusco per un dibattito pubblico con i cittadini sui temi economici, occupazionali e ambientali della città ionica.

«Gli operai - ha aggiunto il governatore - hanno ragione nel non fidarsi dopo tutti questi anni, ma la visita di Timmermans serve a ricostruire questa fiducia, fermo restando che dobbiamo rivendicare, come Regione Puglia, che avevamo più volte detto che i forni a riduzione diretta erano realizzabili». «Adesso, finalmente, grazie al governo Draghi - ha continuato - questi forni si stanno realizzando e vorremmo sentire anche dal governo Meloni se sono della stessa idea. Io penso di sì, il ministro Urso è della stessa idea e stiamo combattendo come sempre per la salute e per il lavoro». La Regione Puglia, ha detto ancora Emiliano, «ha sempre chiesto il rispetto delle proprie leggi. Noi abbiamo una legge sulla Valutazione di impatto ambientale preventiva, spesso contestata. Questa legge va applicata e deve essere inserita nell'eventuale accordo di programma». «Come d'altra parte il registro tumori di quest'area - ha concluso - è uno strumento fondamentale che è posto alla base di tutte le indagini della magistratura, sia in quelle passate sia per il futuro, perché questi dati sono aggiornati continuamente e sono disponibili per chiunque».

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