Si era udito prima un forte boato. Poi le fiamme erano divampate nel reparto colata continua 2 di Acciaieria 2 all’ArcelorMittal di Taranto. L'episodio era accaduto a Pasquetta, lo scorso 5 aprile, intorno alle 7.30. Fortunatamente però non si erano registate conseguenze per i lavoratori. Né il ciclo di produzione era stato interrotto. Dopo la sospensione dell'addetto al reparto ora l'azienda ha deciso il licenziamento.
La protesta dei sindacati
«L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e non sui licenziamenti discriminatori». Lo affermano Francesco Brigati e Gennaro Oliva, coordinatori di fabbrica Fiom e Uilm dello stabilimento siderurgico Acciaierie d'Italia (ex Ilva) di Taranto. Una "reazione in paniera" che provocò una esplosione seguita da un incendio in fase di colaggio. Secondo Fiom e Uilm si tratta di «un altro licenziamento senza giusta causa della multinazionale che scarica sui lavoratori le proprie responsabilità, anche su altri due lavoratori momentaneamente sospesi in maniera cautelativa».
Le contestazioni disciplinari dell'azienda
Stando alla contestazione disciplinare, «lo stesso lavoratore non avrebbe attivato la procedura di emergenza a seguito di una fortissima reazione di tipo esplosivo con proiezione di acciaio in piattaforma in corrispondenza della linea 2 della Colata Continua 2».