Emergenza cinghiali, nove esemplari abbattuti dalle auto: panico in località San Basilio a Mottola

Emergenza cinghiali, nove esemplari abbattuti dalle auto: panico in località San Basilio a Mottola
Emergenza cinghiali, nove esemplari abbattuti dalle auto: panico in località San Basilio a Mottola
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Sabato 2 Settembre 2023, 13:34 - Ultimo aggiornamento: 16:55

Un vero e proprio strike di cinghiali in località San Basilio, nell’agro di Mottola, ma al confine con il territorio di Castellaneta. Cinghiali presi in pieno accidentalmente da auto che, intorno alle 23 di venerdì 1 settembre, stavano percorrendo la provinciale 23.

È accaduto nei pressi del casello autostradale “Mottola-Castellaneta”, in un tratto di strada a scorrimento veloce: cinghiali adulti con cuccioli al seguito sono stati letteralmente abbattuti dai veicoli in transito durante un inaspettato attraversamento notturno. Fortunatamente nessun ferito ma tanta paura tra autisti e passeggeri, auto distrutte e carabinieri e veterinari della Asl a lavoro in piena notte. È toccato a questi ultimi, nel dettaglio, espletare tutte le procedure del caso e rimuovere le numerose carcasse dall’asfalto.

Le parole della Cia agricoltori

Il giorno seguente, a bocce ferme, è stata l’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia a render nota la vicenda e a battere i pugni sul tavolo: «La situazione è sotto gli occhi di tutti e ciò che è accaduto poteva davvero trasformarsi in tragedia» ha dichiarato il presidente delle provincie di Taranto e Brindisi Pietro De Padova. «I cinghiali – ha aggiunto il presidente – hanno invaso i centri abitati, le strade e anche le spiagge.

I danni all’agricoltura sono ormai incalcolabili e abbracciano ogni periodo dell’anno: danni alle colture, alle aziende del primo settore, passando per la distruzione delle recinzioni dei terreni agricoli di proprietà dei privati. Ormai questa è una situazione straordinaria che non può essere gestita con mezzi ordinari».

Un’emergenza che andrebbe gestita come emergenza, insomma, al pari di una pandemia. Ne è convinto anche Vito Rubino, il direttore dell’area Due Mari della Cia: «In Italia, purtroppo, siamo abituati ad intervenire solo quando ci scappa il morto» ha dichiarato.

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