Crociere a prezzi bassi ma era tutto un bluff: agente di viaggi a giudizio

Migliaia e migliaia di euro letteralmente andati in fumo in pochissimi giorni

Crociere a prezzi bassi ma era tutto un bluff: agente di viaggi a giudizio
Crociere a prezzi bassi ma era tutto un bluff: ​agente di viaggi a giudizio
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Mercoledì 3 Maggio 2023, 21:47

Volevano andare in crociera, si sono ritrovati in tribunale. Si concluderà il prossimo 16 maggio a Taranto con la discussione finale e, salvo slittamenti, la sentenza, il processo per truffa continuata a carico di un 62enne di Grottaglie, che nel 2015 con la sua agenzia di viaggi con sedi dislocate anche nel Brindisino, si sarebbe reso protagonista di una presunta truffa continuata ai danni di almeno ventuno persone, alcune delle quali rappresentate in qualità di parti civili dagli avvocati Fabio Zecchino e Angelo Di Mitri del Foro di Brindisi. 

Le promesse vacanze sarebbero dovute avvenire a condizioni vantaggiose principalmente sulle navi di Costa Crociere, ma di quelle vacanze gli aspiranti viaggiatori non ne hanno a un certo punto saputo più nulla. 
Eppure avevano versato dei soldi per accaparrarsele a costi vantaggiosissimi, quelli proposti dall’agente di viaggi.

E poi c’era anche chi avrebbe voluto prendere un volo aereo e chi sognava l’Expo di Milano oppure Londra. Niente di tutto ciò.

Euro in fumo

Migliaia e migliaia di euro letteralmente andati in fumo in pochissimi giorni che neppure alla Borsa di Milano o a Wall Street: quello che se l’è cavata meglio versò 120 euro, ma c’è anche stato chi ha perso oltre 4mila euro di risparmi per concedersi un sogno, a volte il sogno di una vita per un viaggio di nozze
Il totale fa circa 30mila euro teoricamente intascati e non corrisposti nei servizi offerti, tanto che i clienti della nota agenzia si sono trovati a fare figure barbine nell’imbarcarsi sia sulle navi per le agognate crociere sia sugli aerei per le agognate mete turistiche da loro scelte. Ora, per il tramite dei loro difensori di fiducia, le parti civili chiedono giustizia non solo per quanto concerne i soldi già spesi a vuoto ma anche per i danni morali patiti, cui si aggiungono le spese legali. Ovvio che viga la presunzione di non colpevolezza fino all’ultimo grado di giudizio, ma un dato è certo: quei viaggi prenotati e pagati per il tramite di quell’agenzia viaggi - che sembrava in via di sviluppo nel Salento - non ci sono mai stati e la gente che aveva pagato è restata col cerino in mano e invoca giustizia. 
Come confermano gli avvocati Zecchino e Di Mitri, che separatamente assistono alcune delle parti civili brindisine ammesse a processo dopo le loro denunce.

Un processo partito da fatti risalenti al 2015 e che, dopo le sospensioni pandemiche, dopo anni e anni si avvia a conclusione. Il prossimo 16 maggio, come accennato, è attesa l’udienza conclusiva con il pubblico ministero formulerà le sue richieste e in seguito il giudice le valuterà ed emetterà il verdetto finale. 
Nelle valutazioni della pubblica accusa e probabilmente anche in quelle dell’organo giudicante rientreranno pure quelle inerenti le legittime aspettative di chi pensava di aver fatto un affare - i prezzi erano davvero competitivi in relazione ai “pacchetti” offerti - e invece, come si suol dire si è trovato con un grande “pacco”, nel senso di truffa, anziché con un “pacchetto” vacanze vero e proprio. 

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