Il Taranto col Crotone a caccia dell'impresa. Allo Iacovone fischio d'inizio alle ore 18

Il Taranto a caccia dell'impresa
Il Taranto a caccia dell'impresa
di Mimmo CARRIERI
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:13

Giocare dopo tre giorni dopo un pesante 4 a 0 e nel bel mezzo della seconda profonda crisi della stagione non depone a favore del Taranto, in aggiunta al fatto che l’avversario, il Crotone, è una delle tre big della categoria in piena corsa per la promozione diretta.

La differenza punti

Tra le due squadre ci sono 19 punti di differenza, una distanza siderale che da sola basta a presentare la gara e a definirla come proibitiva per il ‘povero’ Taranto. Che a questo punto può e deve aggrapparsi a quanto seminato da Ezio Capuano dal suo avvento ad oggi: resilienza, sacrificio, corsa, fase difensiva spinta e gioco speculativo, cioè basato sull’avversario e sul tentativo di farlo giocar male. Non ci sono alternative tattiche, se non quelle appena descritte, per provare ad uscire indenni dalla sfida di oggi pomeriggio alle 18. Il rischio di perdere contro il Crotone è da mettere in preventivo, ma sarà il ‘come’ a fare la differenza sulla psiche di un gruppo che corre il pericolo anche psicologico di un avvitamento su se stesso.

Assenze e squalifiche


La contingenza non è facile. Alle solite assenze, quelle già patite domenica ad Avellino, si aggiunge la squalifica di Antonio Romano, che priva il centrocampo di un ricambio fondamentale. Senza dimenticare che Capuano seguirà la gara dalla tribuna anche lui fermato dal giudice sportivo. E la sua mancata presenza in panchina può essere un fattore negativo in questi giorni problematici. Con queste premesse allora sarà fondamentale il tipo di prestazione, la dimostrazione di essere vivi e combattivi come quasi sempre e di non crollare mentalmente alle prime difficoltà o avversità. Non ci sono grosse variazioni presumibili nella formazione da mandare in campo, il turnover non è di stanza in riva allo Ionio con tutte le defezioni in atto. Qualche opzione individuale differente rispetto alla gara di Avellino potrà esserci. Formiconi è un jolly spendibile come esterno a tutta fascia a destra o come ‘braccetto’ di difesa; dall’utilizzo o meno di quest’ultimo dipenderà la collocazione di Mastromonaco. Per il resto ci sono poche alternative, anzi nulle. Antonini e Manetta completeranno il pacchetto difensivo, con Ferrara a sinistra come ‘quinto’.

In mezzo Diaby e Labriola sono sicuri del posto, con Mazza chiamato a rimpiazzare l’appiedato Romano ed il solo Chapi in panchina a dare ricambio. Davanti uno tra Tommasini e La Monica (favorito il primo) come partner di Guida.
Facile indugiare sul Crotone di Franco Lerda (ex calciatore del Taranto di fine anni ’80 in B), che giocherà con il 4-3-3 con esperienza e qualità diffusa in tutti i reparti e che insegue la capolista Catanzaro a 4 punti. Ma il Taranto deve rialzare orgoglio, testa e dignità e non lasciare nulla di intentato.