Non c'è pace per una colonia felina nelle campagne tra Salve e Morciano di Leuca, precisamente in località San Lasi, nel basso Salento, frequentata spesso dai cacciatori. Nel caso specifico, si tratterebbe di bracconieri perché la stagione della caccia è stata chiusa il 31 gennaio scorso. Il grido d'allarme è lanciato dalla sede Codacons di Lecce. Numerosi gatti sono scomparsi e almeno tre di essi sono stati ritrovati con delle ferite d'arma da fuoco. Due di questi sono morti a causa delle ferite gravissime, mentre il terzo è sopravvissuto ed è ancora in cura da un veterinario. Una scelta difficile per il medico visto che dalle radiografie dell'animale si notano subito i numerosi pallini di piombo che l'animale ha all'interno del suo corpo.
La dinamica
I bracconieri della zona sparerebbero anche nelle vicinanze delle abitazioni e delle strade. Una situazione che ha allarmato anche gli abitanti del posto. Gli animali, infatti, sarebbero stati feriti e poi uccisi con l'impiego di munizionamento da caccia, veri e propri bersagli per il divertimento di chi evidentemente possiede un fucile.
La normativa
Secondo la legge i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è quindi vietato maltrattarli. Nel codice penale è prevista anche la reclusione per chi uccide un animale randagio. La legge regionale n.2 del 2020 obbliga i Comuni a censire le colonie animali e a pianificare delle misure adeguate al controllo e alla protezione degli stessi.
Il grido d'allarme
La Codacons Lecce chiede a gran voce che i sindaci di Salve e Morciano di Leuca, con gli assessori preposti alla tutela degli animali, intervengono per garantire il rispetto delle leggi e per assicurare la vita dei felini.