Taranto, a Giugliano una sconfitta che brucia. Capuano: «Creato tantissimo»

Foto Studio Ingenito
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Lunedì 9 Ottobre 2023, 17:39 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 20:47

C’è rammarico in casa Taranto dopo la sconfitta in rimonta subita al “De Cristofaro” contro il Giugliano. Decisivo un gran gol di Bernardotto all’81’, il quale ha completato la rimonta della squadra campana. Delusione che emerge anche dalle parole del mister degli ionici Eziolino Capuano, che è soddisfatto della prestazione ma recrimina per le tante occasioni prodotte e sprecate dai suoi giocatori: «Nel calcio conta il risultato, onore a chi vince. Noi abbiamo creato e sbagliato l’inverosimile. Siamo venuti fuori casa, abbiamo dominato e annichilito in lungo e in largo l’avversario dal primo al centesimo minuto. Abbiamo creato nove palle gol, colpito un palo interno, una traversa interna e la traversa di Cianci. Il calcio purtroppo è questo. Bisogna stare zitti. Quando si perde, il giorno dopo la prestazione va via. Come dico sempre, chi vince spiega, chi perde sta zitto. Complimenti al Giugliano». Sulle reti subite, il tecnico del Taranto si esprime così: «Sui gol si poteva fare molto meglio. Bernardotto non si può girare così facilmente, c’è stato un infortunio di Vannucchi, ma il capitano ci ha salvato tante volte. L’errore tecnico ci può stare, l’errore in impostazione e in cattiveria no. Ma, ripeto, noi abbiamo avuto tante occasioni, abbiamo fatto una prestazione sontuosa. Io non ho contato un tiro in porta del Giugliano e alla fine abbiamo preso due gol».

Rispetto all’anno scorso, il Taranto subisce molto di più. Capuano spiega così le ragioni: «Quest’anno il Taranto gioca con un baricentro di quaranta metri più in avanti. Quando proponi una tipologia di calcio così, rischi qualche fase di ripartenza, anche se oggi non ne abbiamo subite. C’è da lavorare, ma una prestazione del genere è sotto gli occhi di tutti». Nonostante il vantaggio alla fine del primo tempo, il mister ionico ha optato per una doppia sostituzione all’intervallo: «Ho tolto Zonta perché era ammonito e perché non stava facendo bene. Panico era in difficoltà e ho preferito allungare con Ferraro. Orlando e Kanoute hanno spaccato la partita. Non ho cambiato sistema di gioco, sono rimasto con gli stessi interpreti. Magari più avanti avrei potuto cambiare struttura, ma stavamo facendo bene, non eravamo in sofferenza, non si può cambiare tanto per cambiare». Il mister rossoblu punta il dito contro chi lo scorso anno lo accusava di non proporre gioco: «Bisogna essere coerenti, conta il risultato. Nella passata stagione, qualcuno storceva il naso, dicendo che il Taranto non proponeva gioco, creava poco e vinceva senza subire. Oggi fai una partita del genere ed esci sconfitto. In tre giorni, tra la partita di oggi e quella contro il Picerno, ho contato sedici palle gol.

Pali, traverse, salvataggi sulla linea: il calcio è questo, bisogna rispettare le regole. I tre punti li ha presi il Giugliano».

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