In tantissimi hanno dato l'ultimo saluto alla cantante Milva, alla camera ardente al Piccolo teatro Strehler di Milano, dove già in mattinata si era formata una lunga fila ben prima dell'apertura. L'ultima occasione per salutare la cantante scomparsa sabato, dato che i funerali saranno in forma privata: in diversi hanno salutato la figlia Martina Corgnati, critica d'arte, che ha avuto parole gentili per tutti. «Non poteva che essere qui la camera ardente al Piccolo Teatro per tutto quello che ha rappresentato nella storia umana e professionale di mila madre, è il luogo simbolo del suo lavoro, della sua ricerca, della sua carriera». ha detto la figlia di Milva parlando con la stampa.
«Grazie quindi al Piccolo Teatro e sono felice di essere qui - ha proseguito -. Ricordo una frase che diceva 'prima muoio poi interrompo lo spettacolo'. Dice parecchio di lei». «Ha fatto degli spettacoli straordinari, da Piazzolla a Brecht.
Il sindaco Sala: era profondamente milanese
«È doveroso che io sia qui, era una grande artista, era una delle tante persone che non nascono milanesi ma diventano profondamente milanesi. E i milanesi hanno sempre apprezzato il suo impegno sociale e politico. per tutte queste ragioni io appoggerò la richiesta di iscrizione al Famedio che è qualcosa di importante», ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, uscendo dalla camera ardente allestita per Milva questa mattina al Piccolo Teatro Strehler. «I grandi artisti sono lì ed è assolutamente giusto che anche Milva sia lì - ha proseguito il sindaco -. Ho visto di sfuggita Milva una volta, solo quattro chiacchiere. Certo era una persona che sprigionava fascino da ogni poro». «È giusto -.ha concluso il sindaco - il ricorso di una persona che ha dato tanto all'arte, alla cultura e all'impegno milanese. La coincidenza della sua morte poco prima del 25 aprile simbolicamente fa riflettere. Era una donna estremamente impegnata, una donna emiliana adottata da Milano. Milanese è chi ama Milano e vuole partecipare alla vita di Milano».