Drusilla: «In scena mi espongo sugli argomenti più sensibili»

Drusilla: «In scena mi espongo sugli argomenti più sensibili»
di Eleonora L. MOSCARA
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Martedì 25 Luglio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 09:00

Raffinata e ironica, aristocratica e umana. Esistono tanti aggettivi per definire Drusilla Foer, nonostante questo, ogni parola appare riduttiva se si pensa a lei, autentica icona di stile, piena di eleganza e cultura, artista completa e ormai di culto con il suo spettacolo Eleganzissima. 
Madam Foer andrà in scena domani sera a Melpignano nell’arena di Palazzo Marchesale, poi il 27 luglio a Taranto (Villa Peripato) e il 28 nei fossati del castello di Barletta. La nobildonna decaduta nata dalla mente brillante di Gianluca Gori, performer, fotografo e regista fiorentino, ormai vive una vita tutta sua. Appare difficile pensare che non esista, a tratti ci fa comodo crederla reale e possibile in un mondo spesso controverso, scarso dal punto di vista empatico. E allora è con lei che parliamo perché sognare è un nostro diritto, le chiediamo chi sia, come preferisce essere e quanto conta questo spettacolo in cui viene fuori tutta la sua umanità e onestà artistica. Eleganzissima è un viaggio fra gli aneddoti della sua vita sorprendente, vissuta tra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune fra il reale e il verosimile. Un recital ricco di musica e canzoni dal vivo, confidenze e ricordi dal valore universale
Drusilla, uno spettacolo in continuo cambiamento, che novità troveranno gli spettatori di domani sera a Melpignano?
«Troveranno un’anziana signora un po’ buffa, zoppicante a cui fanno male i piedi, disposta a prendersi in giro ma anche a riflettere su dei temi attuali. Mentre prima nello spettacolo mi concentravo sulla descrizione della mia vita, ora mi espongo su alcuni pensieri che fissano il concetto di civiltà, di comunità, di rispetto per noi stessi e per gli altri. Uno spettacolo malleabile e pensato per cambiare, un po’ come noi, nati per comprendere meglio e per evolvere».
Il suo recital è pieno di musica, che importanza ha per lei la scelta musicale?
«Altissima. Infatti, il produttore Franco Godi è un uomo di musica e ha questa visione molto centrata sulla qualità e varietà della scelta».
La sua vita è piena di ricordi intensi, ma in base a che cosa sceglie di raccontare alcune cose invece di altre?
«In base al pretesto che mi danno per parlare di qualcosa che sia attuale, ad esempio tempo fa ho raccontato di quando vidi due amici di mia nonna baciarsi sulla bocca, allora le chiesi come mai si baciassero quei due e mia nonna mi rispose (due secoli fa) “perché si piacciono”. Scelgo temi di cui ora è importante parlare, con leggerezza senza spaventare nessuno».
Lei è davvero elegantissima e ganzissima, ma come si sente davvero nel suo io più profondo?
«Mi sento in ordine, con la testa piuttosto libera ormai».
Quando Drusilla Foer si trova dall’altra parte del palcoscenico, cosa sceglie di guardare a teatro?
«Confesso di essere molto pigra, ho avuto poco tempo ultimamente per andare a teatro ma se c’è qualcosa di Shakespeare anche se a farlo è la compagnia della parrocchia, ci vado sicuramente. La sua narrazione mi commuove, mi acchiappa come un bambino acchiappato da un gelato, qualcosa che sta alberga in una parte della mia anima».
“Io ne voglio ancora” è il titolo del suo primo singolo, cantato con Asia Argento. Il brano è già su tutte le piattaforme digitali e anticipa l’uscita dell’album, in cui compaiono anche Margherita Carducci meglio conosciuta come Ditonellapiaga e Benjamin Ventura, collaboratore di artisti come Mengoni, Ariete e molti altri. Che temi ha deciso di cantare nell’album e nel singolo?
«L’album parla di amore ed è fatto di belle canzoni, scritte da grandi musicisti. Pezzi allegri, infantili, ma anche pezzi più seri che parlano di verità. Il singolo “Io ne voglio ancora” è un inno alla musica che non basta mai nella vita perché cambia come cambiamo noi. Molti penseranno ad altro perché sono certi che io sia una mangia uomini, ma in realtà io sono solo una mangia spaghetti». 
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