“Classiche Forme” a Lecce, la magia della musica di Beatrice Rana e il Salento

Torna con un ricco menù dal 17 al 23 luglio a Lecce e in altri luoghi magici della provincia pugliese il Festival

“Classiche Forme” a Lecce, la magia della musica di Beatrice Rana e il Salento
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Lunedì 3 Aprile 2023, 17:45

L'eccellenza italiana e internazionale della musica da camera combinata con le bellezze di Lecce e del Salento. Le composizioni dei classici con i lavori nuovi o poco conosciuti degli autori contemporanei. Le star italiane e straniere del palcoscenico e insieme ai nuovi talenti che si affacciano sulla scena.

Torna con un ricco menù dal 17 al 23 luglio a Lecce e in altri luoghi magici della provincia pugliese il Festival Classiche Forme, creato dalla stella mondiale del pianoforte Beatrice Rana.

La giovane fuoriclasse della tastiera rilancia il legame con la sua terra ampliando il programma e le dimensioni della settima edizione della sua creatura.

Gli appuntamenti

Tredici appuntamenti animeranno la settimana di grande musica negli edifici illustri nel cuore di Lecce, con la novità dei concerti in notturna - dalle 23 - in spazi concessi per l' occasione, come i giardini pensili dell'Accademia di Belle Arti, le Mura Urbiche, e Palazzo Maresgallo tra il richiamo alla tradizione locale con le luminarie nel Chiostro del Rettorato e il caffè leccese offerto durante i concerti, E poi la Basilica di Santa Caterina d'Alessandria Galatina, il borgo di Casarano. Sarà una full immersion nella musica e «nella bellezza struggente della natura della mia terra - ha detto la pianista - a cui manca solo il suo 'suonò. Il mio sogno è che davvero Classiche forme sia, dopo soli sette anni di lavoro, il suono del Salento».

Largo, dunque, alle star dal violinista Stephen Waarts al raro duo dei violoncellisti italiani più celebri nel mondo Mario Brunello e Giovanni Sollima, al soprano Rosa Feola, ai nuovi talenti del violoncello Ludovica Rana - sorella di Beatrice - e l'enfant prodige lettone Tim Posner; il flautista Emmanuel Pahud, il pianista massimo Spada, i violinisti Tim Crawford, Timothy Ridout, e Maja Avramovic; il clarinettista Kevin Spagnolo, fino ai giovanissimi del Marmen String Quartet. Tra le novità della proposta musicale e «l' omaggio doveroso» a Rachmaninov per i 150 anni della nascita, la trascrizione per trio d'archi delle Variazioni Goldberg, fino alla maratona del gran finale di Beatrice Rana nel concerto cameristico in tre atti con le Danze Sinfoniche per due pianoforti di Rachmaninoff, un secondo tempo con Schubert e Liszt, e il Carnevale degli Animali di Saint-Saens.

Anche l' edizione 2023 ha presenterà una nuova partitura, affidata al compositore Pugliese Domenico Turi per celebrare i cento anni dello calzaturificio Elata - sponsor quest' anno - che dal 2000 produce in tutto il mondo per il teatro, i musical e il cinema e ha collaborato a grandi titoli come «Chicago» con Richard Gere e al recente «West Side Story» di Spielberg. «Il Festival è cresciuto in maniera esponenziale - ha detto Beatrice Rana riferendosi anche al sostegno assicurato dalla Regione Puglia e dal Comune di Lecce -. Quando l' ho pensato a 23 anni pensavo che l' essenza fosse legata solo alla presenza di artisti stellari ma ho capito che fare musica è anche creare le infrastrutture dove potessero esprimersi al meglio. Il senso non è solo proporre l' eccellenza musicale ma coniugarla con quella salentina a tutti i livelli». Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione, ha osservato che il Festival creato da Beatrice Rana «si inserisce nella nostra idea di 'Welfare culturalè, lo strumento più potente per migliorare la qualità della vita delle persone. Il Salento oggi non ha bisogno di spingere sugli arrivi e sulle presenze ma di adegaure l' offerta alla domanda di qualità».

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