Caldo, Ricciardi: «Stanno morendo migliaia di persone. Afa aumenta il rischio di virus trasmessi dalle zanzare»

"Il virus West Nile, che ha fatto a luglio già quattro morti in Italia, erano anni che non uccideva tante persone"

Caldo, Ricciardi: «Stanno morendo migliaia di persone. Afa aumenta il rischio di virus trasmessi dalle zanzare»
Caldo, Ricciardi: «Stanno morendo migliaia di persone. Afa aumenta il rischio di virus trasmessi dalle zanzare»
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Sabato 23 Luglio 2022, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 11:16

«Già oggi migliaia di persone, nel mondo, stanno morendo per l'impatto di ondate calore» e «il nostro paese, come il resto del mondo, non ha tanto tempo per intervenire, abbiamo non più di 10 anni per far sì che non diventi una normalità quello che vediamo oggi: ovvero la siccità della Pianura Padana, il razionamento idrico in alcune località o il rischio di desertificazione del 70% della Sicilia». L'avvertimento arriva da Walter Ricciardi, ordinario d'Igiene e Medicina Preventiva all'Università Cattolica di Roma.

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Caldo, perché l'afa aumenta il rischio di diffusione dei virus

Le temperature estreme mettono sempre più a rischio la salute delle persone, al punto che il 2022 rischia di vedere un eccesso di mortalità simile a quello visto nella torrida estate del 2003.

L'afa prolungata, dall'altro lato, mette sempre più a rischio di malattie trasmesse da zanzare. «Anche nel nostro Paese si stanno sviluppando le condizioni climatiche affinché le zanzare vivano per tutto l'anno - ammonisce Ricciardi -. Questo aumenta il rischio di infezioni da loro trasmesse come il virus West Nile, che ha fatto a luglio già quattro morti in Italia: erano anni che non uccideva tante persone». 

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Aumentano i morti per il caldo

Questa estate potrebbe essere peggiore di quella del 2003 per morti. L'Istat stimò, all'epoca, 18.000 morti in eccesso in Italia rispetto al 2002, mentre il ministero della Salute calcolò circa 3.200 decessi in più in 3 mesi nei 21 capoluoghi di regione, di cui il 98% negli over 65. Il cambiamento climatico impatta sulla salute in vari modi: lesioni e morti causate da inondazioni, incendi o frane, aumento di problemi cardiovascolari e respiratori per ondate di calore, ma pesa anche sulla salute mentale. Tanto che uno studio condotto nell'hinterland bolognese ha notato che per ogni grado sopra i 24, la mortalità tra gli utenti dei servizi di salute mentale, è aumentata del 5,5%. «Abbiamo non più di 10 anni per far sì che non diventi una normalità quello che vediamo oggi: ovvero la siccità della Pianura Padana, il razionamento idrico in alcune località o la desertificazione di alcune regioni», dice Ricciardi. «Per tanti anni, gli scienziati sono stati inascoltati» e il timore è che, «con una campagna elettorale alle porte, questi temi scompaiano di nuovo dall'agenda politica».

 

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